Economia
Daniele Pracchia, direttore Confcommercio Siena
Confcommercio Siena compie 80 anni, è nata lo stesso anno in cui è stata aperta l’associazione a livello nazionale, nel 1945, il 28 aprile. Siena festeggia guardando avanti, facendo una scommessa per il futuro: “La rivitalizzazione sociale ed economica dei Centri Storici”.
E’ questo infatti il titolo del convegno che si terrà giovedì 6 novembre alle 15 presso l’Hotel Villa Ermellina (ex Hotel Garden), in Via Custoza 2 a Siena. Ci saranno esponenti della Confcommercio nazionale, della politica locale, amministratori pubblici, esperti e consulenti di settore. A coordinare ci sarà Michela Berti, responsabile Nazione Siena.
Se la motivazione nasce dalla voglia di celebrare gli 80 anni dalla fondazione dell’associazione, la volontà è quella di guardare avanti e in particolare di affrontare uno dei temi di maggiore attualità in questa fase storica e che riguarda tutti i centri storici.
“Noi non ci fermiamo. Partiamo dall’esistente per fare una analisi e andare decisamente oltre - dice Stefano Bernardini, presidente Confcommercio Siena – E’ questo lo spirito di questo convegno. Ci sono tanti fattori che influenzano la perdita di peso degli acquisti all’interno dei centri storici con conseguente crisi di queste realtà. Cito l’on line, i cambi di abitudini di acquisto, gli affitti molto alti, la mancanza di politiche fiscali che favoriscono chi apre una attività in sede fissa, le spese fisse alte. Tutti temi su cui siamo intervenuti tante volte e su cui non cediamo. Negli ultimi tre anni, dopo l’incremento energetico e dell’inflazione, si sono aggiunti in modo deciso una minore propensione agli acquisti, vista la perdita di potere di acquisto dei salari, e anche tassi alti per gli investimenti, solo quest’anno rivisti. Tutti fattori negativi allo sviluppo di impresa e del mercato”.
“Per questo è importante e urgente uno strumento finanziario che aiuti tutte le imprese del commercio nei centri storici - aggiunge Daniele Pracchia, direttore Confcommercio Siena - L’obiettivo è quello di avere degli strumenti ad hoc per tutelare le imprese e soprattutto gli investimenti, chi decide di trasferirsi o aprire ex novo in uno dei centri bellissimi delle nostre città, paesi, borghi. Sia per aiutare chi vuole ampliare, ristrutturare o, appunto, spostarsi verso il centro”.
“E’ una vera e propria scommessa sul futuro quella che lanciamo - continua Pracchia – E dico grazie a chi raccoglie questi stimoli. Il negozio di vicinato, il commercio è presidio di sicurezza nonché presupposto di vitalità dei centri storici, di vita, di promozione, di dinamicità, di crescita economica. E’ questo il futuro a cui guardiamo e che vogliamo”.
“La leva del finanziamento e degli aiuti è centrale oggi – fa notare Pracchia - nella condizione data anzi è fondamentale, insieme a tanti altri strumenti che riguardano sia le singole amministrazioni che il governo centrale. Le singole amministrazioni possono stimolare esse stesse gli insediamenti in centro con politiche fiscali, urbanistiche (parcheggi e tutto il sistema della mobilità) nonché con politiche promozionali e sul turismo rispettose della natura dei luoghi, capaci di fare una vera comunicazione turistica. La tassa di soggiorno - sul cui incremento ipotizzato in manovra finanziaria noi ribadiamo il nostro secco no - nasce per fare investimenti in questo settore. Chiediamo da sempre la rendicontazione ai Comuni e non cederemo”.
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