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Economia

Confcommercio Siena celebra i suoi 80 anni e guarda al futuro. "Negozio di vicinato presidio di sicurezza e crescita"

Convegno a Villa Ermellina per parlare del rilancio dei centri storici

Claudio Coli

07 Novembre 2025, 09:06

Confcommercio Siena

Bernardini, presidente di Confcommercio Siena

Confcommercio Siena ha festeggiato 80 anni di storia con la voglia di guardare al futuro con positività, nonostante la fase di profonda crisi che attraversa la categoria e l’economia. Oggi l’associazione conta 2.325 soci e una squadra di 61 persone, con delegazioni distribuite in tutta la provincia, e ha voluto parlare di passato, presente e futuro durante il convegno dal titolo “Ottant’anni di storia, ma il futuro si costruisce oggi” tenutosi ieri a Villa Ermellina, che ha incentrato il suo focus sulla necessità di rilanciare i centri storici ormai segnati da chiusure e bandoni abbassati. Siena non fa eccezione.

I centri storici – ha spiegato Bernardini – soffrono per l’online che non segue le stesse regole fiscali e amministrative dei negozi fisici, i cambiamenti nelle abitudini di acquisto, i canoni elevati, la mancanza di politiche fiscali adeguate e le spese fisse troppo alte. Su questi temi battagliamo da anni e non cederemo”. A complicare un trend in peggioramento il post pandemia Covid e il boom dei costi energetici, ma anche “la minore propensione agli acquisti causata dalla perdita del potere d’acquisto, i tassi d’interesse elevati, le difficoltà strutturali: sono elementi che non possono restare irrisolti perché incidono sulla salute delle imprese”, sottolinea.

Come superare la crisi? “Serve un intervento macroeconomico – evidenzia Bernardini – non impossibile, per riequilibrare il mercato. Politiche fiscali e interventi sugli affitti sono fondamentali per micro e piccole imprese”. Ma il rilancio passa anche dall’innovazione: “È necessario puntare su efficienza e produttività, innovando l’offerta commerciale e integrando l’attività fisica con l’online. Non si torna indietro: il futuro è multicanale, una sinergia indispensabile per competere”.

Un assist al direttore Daniele Pracchia: “Per questo è importante e urgente uno strumento finanziario che aiuti tutte le imprese del commercio nei centri storici. L’obiettivo è quello di avere degli strumenti ad hoc per tutelare le imprese e soprattutto gli investimenti, chi decide di trasferirsi o aprire ex novo in uno dei centri bellissimi delle nostre città, paesi, borghi. Sia per aiutare chi vuole ampliare, ristrutturare o, appunto, spostarsi verso il centro”.

In Toscana si prevedono rallentamenti di PIL e consumi, oltre 2000 chiusure nei primi nove mesi dell’anno: “Il negozio di vicinato è presidio di sicurezza, vitalità e crescita - chiosa Bernardini - È questo il futuro che vogliamo”. E affida ai relatori il compito di indicare nuove prospettive per le giovani generazioni: “Il nostro obiettivo è vedere sparire – o almeno ridurre drasticamente – i “vendesi” e “affittasi” che oggi troppo spesso segnano la scena dei nostri centri storici.”

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