Cultura
Da sinistra, Amoni, Ambrogi, Brunetti, Vigo, Segatori, Sirci ed Ercolani
Le loro creazioni hanno già conquistato esposizioni anche fuori città, aggiudicandosi anche numerosi premi. Riconoscimenti ma anche commissioni d’eccezione, come quella arrivata lo scorso anno dall’amministrazione comunale di Foligno con la richiesta di realizzare opere dedicate al Giro d’Italia, in occasione della sua tappa in città. Ora il talento delle artiste del ricamo de La Gruppa, le allieve e le mastre del laboratorio del ricamo dell’Università della Terza Età di Foligno, torna in vetrina per la mostra “L’arte nel tessile” che da martedì 13 maggio (e fino a domenica) attende gli amanti del bello all’ex Teatro Piermarini. Un appuntamento ormai tradizionale, e che vedrà protagoniste circa 40 opere frutto delle sapienti mani delle circa 20 allieve de La Gruppa.
Il taglio del nastro è fissato per martedì alle 10, ma un’anteprima è arrivata con la conferenza stampa di presentazione della mostra dalle maestre e da alcune allieve del gruppo, nella sede dell’Unitre alla presenza del suo presidente, il professor Roberto Segatori, e del presidente di Epta Confcommercio Umbria, Aldo Amoni. “Tutti i nostri lavori sono originali, ovvero pensati per la prima volta affrontando un determinato tema, oltre a dover essere ben fatti, realizzati con la tecnica opportuna, ma come tutti gli oggetti d’arte devono suscitare emozioni” ha spiegato l’architetto Anna Vigo, maestra de La Gruppa, presente con Maura Ambrogi, Francesca Brunetti, Denna Sirci e Rosarita Ercolani. “A contraddistinguerci sono il punto pittura, il punto sabbia e il chiacchierino oltre ai tradizionali come il punto erba come rappresentazione più grafica che pittorica. - ha aggiunto - Quanto al soggetto, privilegiamo la natura, dal soggetto floreale ai paesaggi, opera dell’uomo”. In mostra ci saranno anche le opere delle studentesse del corso moda dell’Ipia Orfini con il quale La Gruppa collabora gratuitamente. “Siamo un popolo che porta avanti azioni scisse e una delle poche attività che mette insieme testa, cuore e mano è l’arte del ricamo: in questo ci danno una lezione metaforica su come dovrebbe essere una persona completa” ha spiegato Segatori, illustrando la nascita del laboratorio di ricamo arrivato come “una sorpresa” quattro anni fa da un gruppo di iscritte: “Si sono rivelate bravissime - ha detto - e anche con la collaborazione del Comune che ci offre gratuitamente spazi all’Auditorium Santa Caterina ci siamo messi a lavorare e hanno fatto già 2 mostre, ma hanno portato i loro lavori anche fuori, e vinto molti premi, oltre ad aver realizzato anche una pubblicazione sui loro lavori”. E i loro capolavori hanno conquistato anche il patron de’ I Primi d’Italia Aldo Amoni, che ha lanciato alle ricamatrici una nuova sfida: “Vedendo i loro lavori mi è venuta l’idea di realizzare una mostra per quattro giorni, ovviamente dedicata al mondo della pasta”.
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