Siena
Elena D'Aquanno
“Abbiamo superato il primo step relativo all’acquisizione del marchio, poi il secondo con il bando per la gestione dei bastioni della Fortezza e adesso il prossimo passaggio è quello della consegna delle chiavi per arrivare alla riapertura di Enoteca Italiana, un momento che ci auguriamo di vivere nel marzo del prossimo anno”. Così Elena D’Aquanno, imprenditrice a capo del gruppo che sta lavorando per il rilancio dello storico ente senese. L’obiettivo, quindi, è quello di riaprire Enoteca Italiana per marzo. Il progetto è ampio, moderno, innovativo e dunque al passo con i tempi: l’intento di D’Aquanno e soci è non solo quello di riaprire un ristorante di qualità, dove sarà possibile bere e degustare i migliori vini italiani, ma anche quello di realizzare un museo multimediale sensoriale e pure un hub fieristico con spazi per eventi e conferenze legati al mondo del vino e non solo. Un progetto, quindi, che potrà essere utile per rilanciare Enoteca Italiana e al contempo anche per valorizzare la Fortezza medicea, un bellissimo luogo storico senese che da tempo cerca una sua prospettiva e un suo filone di sviluppo futuro.
Il progetto è stato illustrato e presentato in un’iniziativa che si è svolta nella sala riunioni della Cna, anche alla presenza dell’assessore comunale Massimo Bianchini e del presidente della Camera di Commercio di Siena e Arezzo, Massimo Guasconi. “Abbiamo tanti progetti e tanto lavoro da fare – ha affermato Elena D’Aquanno. – Enoteca Italiana dovrà partire dalle sue radici e dal suo passato, ma dovrà al contempo essere proiettata al futuro. Noi abbiamo sempre creduto nella storica location della Fortezza medicea, un luogo che conserva una bellezza eccezionale. Con i nostri progetti e con le nostre idee noi partiamo da Siena, e poi ci rivolgiamo alla Toscana, all’Italia e al mondo. Sicuramente speriamo che in primis i senesi vengano a trovarci e a vivere Enoteca Italiana. Una delle nostre sfide più importanti sarà poi quella di destagionalizzare il turismo a Siena, far arrivare visitatori anche in mesi nei quali le presenze turistiche solitamente non sono così ingenti”.
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