Siena
Luca Venturi, che quest’anno è stato insignito con il Mangia, è una persona che ha creduto in un sogno, e che ha coinvolto e ha fatto appassionare a quel sogno tante persone. L’idea iniziale ha pian piano preso forma, si è concretizzata e poi con il tempo si è sviluppata. Il sogno non solo è divenuto realtà, ma anzi possiamo dire che forse la realtà è andata ben al di là e ben oltre rispetto a quelle che potevano essere le iniziali aspettative. Il Siena International Photo Awards è divenuto in appena dieci anni uno dei concorsi di fotografia più noti nel mondo e più ricercati dai fotografi, che sperano di ottenere un riconoscimento in questa kermesse. Quest’anno è la decima edizione di un evento che è partito piano piano, in punta di piedi e che proprio nel decennale arriva a toccare numeri record: 400 mila fotografie inviate da circa 38 mila fotografi provenienti da 194 Paesi differenti nel mondo, e un coinvolgimento sempre maggiore e sempre più intenso da parte della città. I senesi oggi conoscono il Sipa, vogliono parteciparvi, vanno a vedere le mostre e le esposizioni che vengono allestite per il concorso. Quest’anno potranno anche applaudire i partecipanti che sabato 28 settembre prima della premiazione al teatro dei Rinnovati transiteranno dal gold carpet in Piazza del Campo. Come per una prima cinematografica o per un grande evento di cinema.
Da un sogno a un altro. Quello del Sipa è divenuto realtà, molti si augurano che possa concretizzarsi anche il grande sogno di ospitare nel 2040 le Olimpiadi estive in Toscana. Fino a oggi il più grande evento sportivo al mondo è stato sempre organizzato da capitali (come Parigi, dove si sono appena tenute) o in grandi metropoli internazionali (come Los Angeles, che le ospiterà nel 2028). Il sogno è quello di andare a organizzarle in un territorio diffuso come la regione Toscana; ovviamente per farlo sarebbero anche necessari impianti moderni e all’avanguardia, che in molti casi oggi sono ancora assenti. Un primo passo burocratico e politico è stato compiuto dal consiglio regionale della Toscana che ha votato a larghissima maggioranza l’atto di indirizzo, presentato dall’esponente di Italia Viva Stefano Scaramelli, che impegna la Regione a proseguire questo percorso. Luca Venturi, da sognatore qual è, è ottimista e fiducioso relativamente al percorso che la Toscana potrà attivare.
Certamente. Di tempo a disposizione ce n’è. Da adesso al 2040 mancano sedici anni, c’è quindi anche il tempo necessario per costruire gli impianti che sarebbero necessari tra stadi, piste e quant’altro. I tempi ci sono, credo che questa sia una sfida che vale la pena di portare avanti.
È una bella scommessa. Quando inizi a sognare hai determinazione e motivazione, e hai l’ambizione di raggiungere l’obiettivo. Questi sono tutti aspetti positivi che possono portare anche a coinvolgere altre persone.
È vero, ma proprio per questo motivo è un’idea bella e originale. La Toscana, poi, è conosciuta e apprezzata in tutto il mondo.
Io credo che una candidatura alle Olimpiadi possa portare con sé molti progetti per realizzare nuove infrastrutture oltre che impianti di vario tipo. Si andrebbe così a migliorare quella che è la situazione attuale.
Sì, non sono l’unico, posso essere uno degli esempi in questo senso. Nel caso del Sipa, comunque, il sogno non è stato solamente mio, perché da soli non si fa niente. È stato il sogno di tante persone che si sono entusiasmate e hanno collaborato per raggiungere un obiettivo. Se lavori in gruppo tutto è più semplice, e in più in gruppo l’entusiasmo è contagioso, si diffonde.
L’atletica leggera. Sogno di vedere in Toscana nel 2040 la finale olimpica dei 100 metri.
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