Ieri è ricorsa la Giornata mondiale della bicicletta, approvata, in una risoluzione del 12 aprile 2018, come giornata ufficiale delle Nazioni unite per la consapevolezza dei benefici sociali derivanti dall'uso della bicicletta come mezzo di trasporto e per il tempo libero.Un mondo della bicicletta che nel territorio di Siena, da una passione di pochi, negli ultimi anni è si è trasformata in un movimento internazionale che non conosce confini e cresce ogni giorno sempre più in termini di passione, tanto da aver creato un nuovo segmento economico e turistico.
Chi è stato testimone, ed è tutt’ora protagonista assoluto, di questa clamorosa crescita, è Giancarlo Brocci, l’ideatore dell’Eroica, un fenomeno oramai di portata mondiale. “La bicicletta fino ad alcuni anni fa nel territorio senese era un corpo estraneo, anche Moser notò che le corse non c’erano. Un qualcosa di nicchia, eravamo forse in dieci gli appassionati della zona”. È grazie alla geniale idea di creare l’Eroica, a Gaiole in Chianti alla fine degli anni Novanta, che Siena e le sue terre riscoprono l’epica e la bellezza della fatica sul pedale. Un crescendo di interesse inarrestabile, da ogni parte d’Italia e del mondo, ogni anno c’è la corsa ad iscriversi alla cicloturistica. In 92 nel 1997 diedero il via alla prima edizione di un evento ciclistico magico, che ogni anno combina in modo unico percorsi impegnativi, magnifici paesaggi e ristori indimenticabili. L’obiettivo dell’Eroica è celebrare i valori del rispetto e della lealtà tra i corridori, alla riscoperta di un ciclismo antico e autentico, lontano dalle dinamiche commerciali.
“L’Eroica ha trasformato una passione di pochi in un fenomeno internazionale – sottolinea Brocci - Siena è diventata così una meta mondiale”. Per capire e apprezzare il movimento basta snocciolare pochi numeri: sono 25mila gli iscritti alle prime cinque manifestazioni ciclistiche del territorio, Eroica di Gaiole, Montalcino, Nova Eroica Buonconvento, Strade Bianche e Tuscany Trail. “C’è un marketing territoriale fortissimo, e soprattutto si è creato un comparto economico, molti hotel lavorano principalmente coi ciclisti e i turisti in arrivo per le manifestazioni. Gaiole per la prima Eroica non aveva posti letto, oggi ne ha oltre mille. E sono nati anche i negozi per il merchandising, quattro a Montalcino, tre a Gaiole, oltre a guide e tour operator”.
Ad ottobre si terrà l’edizione 2025 del grande classico, l’Eroica di Gaiole. “Parteciperanno in novemila – fa sapere Brocci – sono numeri esorbitanti”. L'eccezionalità della corsa gaiolese è tale da aver dato l’ispirazione e l’origine alla Strade Bianche, la manifestazione professionistica: di solito è sempre successo il contrario.
Proprio il progetto originale della corsa fu firmato da Giancarlo Brocci, che si è sempre battuto per la salvaguardia delle strade bianche che attraversano le colline del Chianti e arrivano fino a Montalcino: “E’ stata definita – riporta con orgoglio – la più grande idea dell’ultimo secolo di ciclismo”. L’unico rammarico per Brocci è un riconoscimento non pieno di questo grande merito che oggi dà lustro al territorio: “Ne prendo atto, sono pacificato – tiene a precisare – nessuna delusione. Ma oggi, ad esempio, rifiuterei il Mangia d’Oro, sarebbe tardi”.
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