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Siena

Dazi Usa, guerre, tensioni internazionali: export senese segna il -33,8% nel primo trimestre 2025

Si registra una contrazione dopo l'exploit del 2024. Giù farmaceutica, camperistica e vino. Guasconi: "Siamo preoccupati". Randellini: "Solo un rallentamento".

Claudio Coli

20 Giugno 2025, 21:05

Randellini e Guasconi

Battuta d’arresto per l’export senese nel primo trimestre del 2025: tensioni internazionali, timore dei dazi e politiche economiche Usa, guerre, si registra un -33,8%, pari a 879 milioni, rispetto al 2024. Il dato è emerso ieri alla Camera di Commercio di Siena, in occasione della ventitreesima Giornata dell’Economia, durante la quale è stata fornita una radiografia dell’andamento sociale, economico e demografico della provincia di Siena, alla presenza di autorità locali e associazioni di categoria. Il numero che balza all’occhio è quello del rallentamento dopo gli ultimi anni di exploit, a causa del panorama instabile geopolitico in atto, la questione americana dei dazi fino allo scoppio di nuovi conflitti armati.

A essere maggiormente colpiti sono i settori che trainano le esportazioni senesi: la farmaceutica segna un - 50,4% per un valore complessivo di 349 milioni di euro, un dato preoccupante se considerato che il settore farmaceutico ha registrato una crescita del 41,9%, con Firenze che ha addirittura raggiunto un +177,8%. Anche il comparto della camperistica, secondo settore di specializzazione dell'export senese, è in flessione: nel primo trimestre 2025, il valore dei beni esportati ha superato i 173 milioni di euro, in contrazione del 17,7% rispetto al 2024, sebbene in aumento del 5,2% rispetto al 2023. Infine, l'export delle produzioni vitivinicole senesi non fa eccezione alla tendenza negativa, evidenziando una flessione del 5,6%, con un valore di 115 milioni di euro, in linea con quanto registrato a livello nazionale per il settore. Colpisce anche il dato del settore manifatturiero, con oltre un milione di ore autorizzate di cassa integrazione. “Il mercato Usa è di riferimento per i tre principali settori dell'export – sottolinea il presidente della Camera di Commercio di Siena e Arezzo, Massimo Guasconi - oltre ai dazi ci sono spinte inflazionistiche alte, e la riduzione della capacità di acquisto dei cittadini americani. Sul fronte farmaceutico, contano le scelte di chi presidia le politiche di sanità. Quando ci sono remore per i vaccini, è ovvio che tutto questo, combinato, dà tale risultato. La situazione è fluida, si sta ridisegnando una nuova geografia economica e finanziaria, si naviga a vista, siamo preoccupati” confida.

Marco Randellini, segretario della Camera di Commercio, resta comunque fiducioso e positivo e definisce il –33,8% come un rallentamento, più che un arretramento, ricordando che si viene da un primo trimestre 2024 da 1,4 miliardi di export. “Nel 2024 ci sono state esportazioni complessivamente da 4 miliardi – ricorda – e anche questo primo trimestre hanno generato oltre 800 milioni. Il valore aggiunto provinciale supera gli 8,8 miliardi, questo territorio ha fondamentali buoni di redditi e consumi, e la dinamica dell’inflazione è scesa. Il 2025 secondo le stime ci consegnerà una crescita minima dello 0,4%, in linea col dato nazionale”. 

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