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Il film Hammamet, in onda su RaiUno, è stato girato quasi interamente nella vera villa nella quale Bettino Craxi visse il periodo dell'esilio in Tunisia fino alla sua morte, avvenuta il 19 gennaio 2000. La villa, che è ancora di proprietà della famiglia Craxi, è stata aperta appositamente per girare le scene del film con Pierfrancesco Favino, pellicola realizzata tra il 2019 e il 2020. La villa presenta un’architettura semplice e lineare, con ampi spazi esterni caratterizzati da giardini e da una piscina. La villa era costantemente sorvegliata da militari tunisini.
Pochi giorni fa, in occasione della cerimonia di commemorazione per i 25 anni della morte dell’ex presidente del Consiglio, è arrivata ad Hammamet una delegazione italiana con la figlia Stefania e nella quale era presente anche il presidente del Senato Ignazio La Russa. “Non sarebbe dovuto accadere che Craxi dovesse morire qui in esilio – ha detto La Russa. – Craxi, calmati i venti della cronaca diventa un personaggio della storia e come tutti i grandi personaggi della storia può avere luci, può avere ombre ma non può essere più utilizzato da una parte o dall’altra a sostegno di tesi che incidano nell’attualità”. “Credo che ormai, – ha aggiunto il presidente del Senato – passato il tempo delle invettive, Craxi debba essere studiato come una grande figura della storia: non c’è una figura della storia su cui non si discuta né il bene né il male ma su questo non ci sono minimamente dubbi”.
Bettino Craxi venne condannato per due volte in via definitiva per un totale di dieci anni di carcere: cinque anni e sei mesi per corruzione nell’inchiesta sulle mazzette Eni-Sai, e quattro anni e sei mesi per finanziamento illecito nell’inchiesta sulla Metropolitana di Milano.
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