LIPARI (ITALPRESS) - Nuove risorse e interventi concreti per superare le criticità affinché le isole minori siano luoghi da vivere tutto l'anno. È con questo obiettivo che prende il via a Lipari la prima giornata degli Stati Generali delle Isole minori marine, organizzati dalla Presidenza del Consiglio dei ministri e dal ministero della Protezione Civile e le Politiche del Mare, una tre giorni di dibattiti e incontri per accendere i riflettori in termini di analisi multidisciplinare su questo tema. "E' la prima volta che il governo organizza una iniziativa di questo tipo, il governo intende fare tesoro delle proposte e dei contributi che emergeranno, il nostro obiettivo è attribuire il giusto rilievo all'insularità, assicurare risposte concrete ai problemi che affrontano i 220 mila italiani che risiedono nei 35 comuni di questi territori", ha detto il presidente del Consiglio, Giorgia Meloni, intervenendo in un videomessaggio, sottolineando come "vivere le isole minori nei mesi estivi non è come viverci tutto il resto dell'anno, comporta sacrifici, comporta disagi, rinunce, costi più alti". "Non sempre è garantito il diritto alla sanità, all'istruzione, alla mobilità, il mercato del lavoro risente molto della stagionalità. Ci sono fattori che contribuiscono, nel loro complesso, al calo demografico e al progressivo spopolamento di questi territori. Lo scenario è chiaro: se questa tendenza non cambia, da qui ai prossimi 20 anni, le isole minori saranno abitate soltanto durante i mesi estivi. È un'ipotesi che non vogliamo si realizzi - ha aggiunto Meloni - perchè siamo convinti che il destino di questi magnifici territori non sia definitivamente segnato. L'obiettivo di medio-lungo periodo che ci poniamo è che le isole minori siano luoghi da vivere tutto l'anno, e che i cittadini che vi abitano possano godere degli stessi servizi offerti dalla terraferma. Questo governo ha destinato, alle isole minori, oltre 100 milioni di euro, vogliamo proseguire su questa strada e stiamo già lavorando ad un nuovo provvedimento di sistema che prevede ulteriori risorse finanziarie e nuovi interventi concreti", ha concluso la premier. Il ministro per la Protezione civile e le Politiche del mare, Nello Musumeci, ha ricordato che le isole minori "sono una settantina, sono simili per le fragilità territoriali, per la ricchezza delle risorse immateriali, sono diverse per una serie di altre ragioni, vocazioni e potenzialità e tutte hanno una limitata capacità di antropizzazione. Diverse sono le criticità a partire dall'approvvigionamento idrico e irriguo, quindi, acqua potabile e per uso agricolo. Poi ci sono la carenza di combustibili, la carenza di servizi sanitari e di strutture sanitarie: non è tollerabile che un abitante di un'isola minore, malato di tumore, debba sottoporsi alla chemioterapia salendo su un traghetto per raggiungere la terraferma. Dobbiamo superare tutto questo, non è tollerato ormai che si possano chiudere gli occhi di fronte a disservizi del genere. E poi c'è la difficoltà a fornire l'istruzione primaria, il costo dei trasporti per i rifiuti, per la erogazione dell'energia elettrica, il lento abbandono dell'agricoltura e della pesca, lo dico con forza sono settori tradizionali delle isole minori che non possono assolutamente estinguersi pur se a favore di un settore in crescita come il turismo", ha concluso. Molti sono stati i relatori di questa prima giornata, tra questi il vicepresidente esecutivo della Commissione Ue, Raffaele Fitto; il ministro dell'Interno, Matteo Piantedosi; il ministro della Salute, Orazio Schillaci. "A livello europeo abbiamo oltre 2.300 isole, oltre 20 milioni di europei che vivono nelle isole e questo certamente è un dato molto indicativo per far capire l'attenzione concreta, a livello europeo, che viene data a questi territori. Numeri che devono rappresentare un livello di attenzione completo, se è vero com'è vero, che ben tre stati membri sono delle isole e che ci sono isole che hanno una dimensione ben superiore a quella degli stati membri", ha sottolineato Fitto. "Noi abbiamo bisogno di politiche differenziate, di interventi differenti. La Commissione europea sta facendo, in questi mesi, una revisione di medio termine dei programmi di politica di coesione per avere a disposizione uno strumento efficace capace di individuare diverse soluzioni ai problemi dei nostri territori". Fitto ha ricordato che la Commissione europea è al lavoro per individuare delle "strategie specifiche, un'agenda per le città, per le aree interne e al tempo stesso una grande operazione di rilancio del ruolo delle isole e quindi una strategia per le isole". Per il titolare del Viminale, Matteo Piantedosi, la "grande scommessa, quando si parla di isole minori, è di essere al passo con quelle che sono le esigenze di sicurezza, dei servizi pubblici essenziali. Il Mediterraneo è parte della nostra identità, della nostra storia, e della nostra proiezione geopolitica e le isole sono da sempre degli avamposti strategici, sentinelle del nostro patrimonio, molte di queste hanno avuto un ruolo cruciale nella storia del nostro paese, altre hanno sofferto l'isolamento". Il ministro, infine, ha spiegato che "per troppo tempo le isole minori sono rimaste ai margini della programmazione nazionale ma percepite come mete turistiche estive. Negli ultimi decenni il turismo ha trasformato la loro economia ma anche, per questo, messo in evidenza le vecchie e nuove criticità". -foto xa9/Italpress - (ITALPRESS). xb1/ads/mgg/red 10-Ott-25 20:04
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