Siena
mossiere Renato Bircolotti
“In me non c’è alcun desiderio di rivincita o di rivalsa personale. Provo una grandissima soddisfazione per la chiamata e per la possibilità di fare il mossiere a Siena. Penso al presente e non al passato. Riguardo a quella che è stata la mia prima esperienza sul verrocchio dico solamente che avvenne in un anno sbagliato. Ora essere nuovamente chiamato in causa mi fa tanto piacere”. Il mossiere Renato Bircolotti ha parlato con i giornalisti dopo le batterie della tratta di ieri mattina. Per lui sarà la seconda volta con questo ruolo, dopo l’esordio avvenuto nel luglio 2022. Quello era il primo Palio dopo il Covid, Bartolo Ambrosione non poté assolvere al suo compito e incarico di mossiere a causa di un problema personale. Toccò quindi a Renato Bircolotti, e quella Carriera è presente nei ricordi dei senesi con le tante problematiche che si verificarono l’una dopo l’altra. Fu il Palio corso da sei contrade, con tante polemiche anche sulla mossa.
Ma quello è il passato, mentre adesso la concentrazione è tutta sul presente e su questa Carriera dell’Assunta. Ieri mattina le cinque batterie della tratta hanno fatto registrare delle buone partenze, con una sola mossa falsa e senza le difficoltà e i problemi che invece sono stati vissuti nelle batterie della tratta del Palio di luglio. Quando arriva a parlare con i giornalisti Bircolotti è assolutamente lucido: “Vivo questa esperienza attimo per attimo – dichiara il mossiere. – Siamo consapevoli delle criticità che possono esserci, non cerchiamo l’impossibile ma vogliamo essere coerenti. Questa mattina i fantini sono stati assolutamente corretti, hanno collaborato e hanno recepito quel che è stato chiesto. Con loro ho parlato per dare l’indicazione della necessità di una mossa corretta nella quale vengano rispettati i tempi della rincorsa”.
Prosegue Bircolotti: “Sono emozionato e al tempo stesso sono tranquillo e molto concentrato. Sono a Siena e il mio obiettivo è quello di scrollarmi di dosso il passato. Andiamo avanti momento per momento, nella speranza che tutto viaggi sulla giusta lunghezza d’onda”. E sui fantini chiamati per nome: “Non è vero, io non l’ho mai fatto – afferma. – In tanti anni di carriera non ho mai chiamato nessun fantino per nome, se poi sono i fantini a chiamarmi per nome allora sbagliano loro”.
“Nel 2022 arrivavamo dal Covid e dai due anni senza Palio – dice il mossiere Renato Bircolotti. – C’era un attimo di smarrimento anche nella preparazione dei cavalli. I cavalli ormai sono decisamente reattivi e quindi si deve essere assai veloci anche nel dare la mossa. Ma le tempistiche della mossa non devono andare perse”.
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