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Siena

Dino Pes: "La mia vita non cambia. Sono abituato a lavorare tanto, continuerò a farlo"

Gennaro Groppa

23 Agosto 2024, 11:55

Dino Pes

Ha vinto il Palio, il suo primo Palio, a 43 anni. E, come ha ammesso lui stesso la sera del trionfo, di sassolini da togliersi dalle scarpe ne avrebbe tanti. Dino Pes ha corso una Carriera perfetta, è stato lucidissimo per tutta la durata della mossa e poi è schizzato via rapidissimo. Nessuno è poi riuscito a riprenderlo, anche forte della potenza di Benitos, grande cavallo. Velluto ha tenuto traiettorie perfette e ha vinto il Palio dell’Assunta nella contrada della Lupa.

  • Dino Pes, lei è stato autore e protagonista di un Palio perfetto: si pensava che avrebbe fatto una Carriera difensiva e invece ha vinto il Palio dell’Assunta. Quali sono le emozioni nel giorno del giro della vittoria?

Sono bellissime. Ma sono tornato subito sul pezzo, al lavoro in scuderia. Il giro della vittoria non lo avevo mai fatto e devo dire che è meraviglioso.

  • Il 17 agosto è stato il giorno più bella della sua vita?

Sicuramente è stato uno dei giorni più belli della mia vita, non potrò mai dimenticarlo.

  • Lei ha detto che già dalla prima prova si era reso conto delle qualità di Benitos: il cavallo è però andato anche oltre a quelle che potevano essere le più rosee aspettative?

Il giorno della tratta avevo parlato con Dario Colagè (proprietario di Benitos, ndr), che mi aveva parlato molto bene del cavallo. Inizialmente avevamo pensato a un Palio difensivo, ma io ero convinto che se si fossero verificate determinate situazioni avremmo anche potuto vincere.

  • Tanti anni di attesa sono stati ripagati dalla soddisfazione provata il 17 agosto?

Io dico che sono contentissimo, e ora continuo a lavorare e a guardare al lavoro.

  • Cosa ha pensato in quei lunghi minuti di mossa?

Non ho pensato più di tanto, ero concentratissimo per raggiungere l’obiettivo.

  • Dall’uscita dai canapi lei ha impostato tutta la corsa in maniera perfetta…

Benitos è stato super reattivo nell’uscita dai canapi. Faccio i complimenti alla stalla della contrada del Lupa che ha effettuato un lavoro egregio.

  • Veramente lei era sicuro che non sarebbe più stato raggiunto dalle altre contrade?

Io sollecitavo Benitos ma non c’era nessun problema perché sentivo che aveva tanta potenza e che poteva mantenere il comando.

  • Adesso cambierà la vita di Dino Pes?

No, non credo. Sono abituato a lavorare tanto e duro, quindi andrò avanti come ho sempre fatto fino a ora.

  • Cosa vuole dire al capitano Giulio Bruni che ha creduto in lei e le ha affidato il giubbetto della contrada della Lupa?

Non posso che ringraziare Giulio. Da quando è diventato capitano ha iniziato a costruire un rapporto. Ci siamo parlati tante volte, c’era un rapporto vero e si è concretizzato con la monta del 13 agosto.

  • Un pensiero dedicato a Benitos.

 È un cavallo che merita tanto, è stato fantastico.

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