Siena
Marco Grandi (priore della contrada della Chiocciola)
Sono numerosi i progetti ai quali sta lavorando la contrada della Chiocciola. Un rione che tradizionalmente e storicamente è sempre stato molto attento al territorio e alla sua valorizzazione. E che continua a esserlo, attraverso nuove iniziative e progetti che la dirigenza sta portando avanti. “E’ un metodo che adottiamo da tanti anni e che ci è stato praticamente trasmesso da sempre - afferma il priore della contrada della Chiocciola, Marco Grandi. - Il nostro intento e obiettivo è quello di proseguire questa tradizione attraverso la nostra attività”.
Lo fa, il rione di San Marco, attraverso varie iniziative. La manutenzione e la cura degli spazi dell’Oliveta sono costanti, anche perché si parla di un’area che è decisamente importante per le iniziative e per le attività della contrada e alla quale i chiocciolini sono particolarmente legati. La contrada è poi al lavoro per l’intervento che porterà alla nascita del nuovo archivio: un’operazione decisamente importante, che la contrada progetta da molti anni e che sta arrivando adesso alla sua conclusione. Servivano infatti spazi più ampi, un luogo più moderno e funzionale: e il rione, quindi, ha lavorato in questa direzione e con questo obiettivo.
Prosegue anche l’impegno per il restauro di due antichi drappelloni, custoditi nel museo del rione di San Marco: il primo è quello del 2 luglio 1771 vinto, come si legge nei Quaderni del Griccioli, da “Mattio Mancini detto Bastiancino il quale tenne continuamente indietro col nerbo la Civetta (fantino Luigi Sucini detto Nacche) per la quale Contrada erano le maggiori probabilità di vittoria”.
Il secondo drappellone che la contrada sta restaurando è quello del Palio alla lunga dell’agosto del 1798: erano momenti caldi, pochi giorni prima in Egitto era stata combattuta la battaglia del Nilo tra le truppe francesi di Napoleone Bonaparte e gli inglesi. Anche Siena non viveva un periodo semplice: il 26 maggio di quell’anno la città fu colpita da un terremoto. Il Palio alla tonda di luglio non si corse: “Col tremito alle mani, colle lacrime agli occhi, e col palpito, e gemito di cuore io Pietro Nenci aiuto cancelliere di questa Comunità Civica vergo la carta col presente mio carattere per registrare a memoria dei posteri che in questo giorno non si eseguì la solita corsa di Palio nella Piazza Grande. La ragione di ciò si fu la terribile scossa di terremoto accaduta in questa città il 26 di maggio di quest’anno alle ore una, e minuti dieci pomeridiane”. Ad agosto si corse e a vincere fu la Chiocciola, con il rione che adesso va a restaurare quell’antico drappellone.
- Priore Marco Grandi, com’è ripartita l’attività della contrada nel 2025?
E’ ripartita molto bene, ci sono vari progetti in corso e da portare avanti. Siamo in una fase piena di lavoro su tanti fronti. Proprio in questi giorni stiamo effettuando la manutenzione all’Oliveta, lavori che ci consentiranno l’utilizzo estivo e le tante attività che effettuiamo. La manutenzione è importante per la contrada, ma noi consideriamo questo lavoro come una complessiva attività di valorizzazione del territorio, penso anche al centro anziani che è situato lì vicino. L’Oliveta è un luogo bellissimo, e quando rifiorisce io lo definirei meraviglioso.
- La contrada è anche al lavoro per realizzare il nuovo archivio.
Stiamo portando a compimento il progetto, d’altronde c’era bisogno di un ammodernamento e di avere spazi più fruibili e più sicuri. Per realizzare questo lavoro ci siamo avvalsi di professionalità di nostri professionisti, ma anche di esterni alla contrada molto competenti. Penso al lavoro effettuato, e la ringrazio per questo, dalla direttrice dell’Archivio di Stato di Siena, Cinzia Cardinali. Abbiamo recuperato stanze dell’ex economato, che abbiamo bonificato e rifunzionalizzato. Il luogo non ha perso le sue caratteristiche classiche, adesso è un mix di antico e di moderno, con un arredo funzionale. L’Archivio è di per sé qualcosa di dinamico, che dovrà essere ulteriormente implementato nel corso del tempo. Ringrazio anche gli archivisti che si sono susseguiti negli ultimi venti anni per il lavoro effettuato. L’attuale archivio limitrofo alla chiesa non andava più bene, era necessario realizzare questo progetto che termineremo a breve. Poi effettueremo le giuste e dovute presentazioni.
- La contrada sta anche restaurando due antichi drappelloni.
Questo è un lavoro che via via effettuiamo con i drappelloni più antichi e che necessitano di un intervento. Stiamo restaurando i drappelloni del 2 luglio 1771 e dell’agosto 1798. Vorrei sottolineare che realizziamo questi interventi con il contributo dei protettori, il restauro viene effettuato dalla bravissima Sandra Bogi, una professionista che conosce assai bene il settore e che è molto legata alla Chiocciola.
- Avete anche altri programmi e progetti immobiliari.
L’attenzione della contrada per il patrimonio immobiliare è altissima. Siamo in contatto costante con il Comune anche per l’utilizzo di spazi al collegio San Marco. Abbiamo poi acquistato una cucina e un garage adiacenti all’Oliveta. C’è un progetto di riqualificazione delle cucine e del muro dell’Oliveta. La valorizzazione del territorio è nel dna di questa contrada. Siamo anche uno dei territori più abitati, devo dire che negli ultimi anni ho riscontrato il desiderio da parte delle giovani famiglie a tornare a vivere nel centro storico e nel rione. Noi siamo attivi anche da questo punto di vista: affittiamo appartamenti a 14-15 famiglie di chiocciolini.
- Che clima si sta vivendo in contrada?
La contrada è molto, molto unita e l’esito delle ultime elezioni lo ha dimostrato. Ci sono grande impegno, grande responsabilità e grande orgoglio nel rivestire incarichi. L’obiettivo della dirigenza è quello di far venire volentieri i chiocciolini in contrada, anche con una politica dei prezzi accessibile. Poi c’è l’ambito paliesco nel quale ci affidiamo al nostro capitano che è molto bravo, e in quell’ambito come sappiamo è molto importante anche la fortuna.
- Qual è il messaggio che lancia ai chiocciolini?
Dico loro che hanno una dirigenza che mette tutta se stessa in ciò che fa. In qualunque cosa l’approccio che mettiamo è quello di voler vincere, sia che si parli del Palio o del Masgalano o del Diccelo! nel Drago. Questa deve essere la mentalità.
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