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Siena

Siena, il priore della Pantera Paolo Vannuccini: “Valorizzare il museo e creare nuovi spazi”

L'onorando del rione di Stalloreggi parla del lavoro effettuato e degli obiettivi da raggiungere

Gennaro Groppa

05 Aprile 2025, 22:17

il priore della Pantera Paolo Vannuccini

il priore della Pantera Paolo Vannuccini

La Pantera è al lavoro per valorizzare il proprio museo. E’ uno degli impegni che si è preso e che sta portando avanti il priore Paolo Vannuccini. Un obiettivo importante, che lega la storia del rione al suo presente, e quindi le vite dei contradaioli che si sono susseguiti nei secoli a quelle dei contradaioli attuali. La Pantera è una contrada assolutamente viva e vitale, che dedica grande attenzione al proprio patrimonio e che intende valorizzarlo. Ed è una contrada che cerca nuovi spazi. I numeri, il tema è noto e riguarda tutte le consorelle, sono cresciuti in tutti i rioni negli ultimi anni. In tutte le contrade si registra costantemente una grande partecipazione: e quindi sono necessari nuovi spazi per dare vita a tutte le iniziative e per le varie cene ed eventi in programma.

Ogni rione si organizza e lavora con tale obiettivo. La contrada ha una collaborazione con Asp, attraverso la quale può ora utilizzare spazi del Pendola, e ha progetti di vario tipo che hanno come finalità proprio la possibilità di avere a disposizione nuovi spazi e locali. Che sono elementi davvero preziosissimi.

Relativamente al museo, la contrada della Pantera fa sapere che “ogni martedì, dalle ore 15 alle ore 19, il museo della Contrada sarà aperto ai visitatori. Al piano terra sono conservati i nove Palii vinti nel Novecento. Al piano superiore si conservano le monture, i masgalani vinti dalla contrada e alcuni importanti cimeli. Qui una sala è dedicata al cantante d’opera e capitano vittorioso Ettore Bastianini, con foto d’epoca, lettere e costumi originali di scena”. La storia della contrada è quindi visibile e “a disposizione” di chi vive il presente, e può così conoscere ciò che significa la tradizione e cosa sono le proprie radici. Il rione di Stalloreggi lavora in questa direzione anche grazie all’impegno di un gruppo di contradaioli che si adoperano proprio con l’intento di una valorizzazione del loro museo.

- Priore Paolo Vannuccini, come procede l’attività di contrada in questi primi mesi del 2025?

Il lavoro sta andando molto bene, insieme alla società Due Porte che è veramente molto attiva. Vengono organizzate gite, degustazioni, visite ai musei. C’è grande partecipazione e ci sono tante iniziative. Possiamo esserne soddisfatti.

- Quali obiettivi si pone in questo 2025?

Intanto vogliamo valorizzare il nostro museo. Vogliamo farlo tenendolo ancora più aperto, e poi al contempo cercheremo di capire se sarà possibile effettuare alcuni interventi per apportare dei miglioramenti. Vogliamo valorizzare il nostro museo vivendolo ancora di più. Possiamo pensare a tutto ciò e porci questo obiettivo grazie al lavoro e all’attività di un gruppo di contradaioli che hanno dato la loro disponibilità proprio per tale finalità e con questo scopo. Ciò che fanno merita senza dubbio apprezzamento. Dentro il museo c’è la nostra storia, e noi vogliamo viverlo appieno.

- Tutte le contrade sono alla ricerca di spazi: i numeri nei rioni sono cresciuti. La contrada sta lavorando anche su questo fronte?

Sì, certamente. Abbiamo concluso un accordo con Asp per utilizzare delle stanze contigue che sono nel complesso del Pendola. Ciò ci dà respiro e al contempo ci permette di programmare altri interventi nei nostri locali. Ci sono infatti anche altri progetti che contiamo di sviluppare nel corso del 2025. Per quanto riguarda i nuovi spazi a nostra disposizione, la possibilità di utilizzare locali del Pendola ci consente ad esempio di dedicare uno spazio alle donne del cucito. Mi piace parlarne perché la loro attività è molto importante ed è decisamente apprezzata. In più possiamo trasferire un magazzino, e ciò ci permette di liberare lo spazio che ospita l’attuale magazzino. Attraverso un lavoro di stamponamento di un muro potremo creare un salone più ampio.

- Lei aveva già sottolineato in passato la questione degli spazi: è soddisfatto del lavoro realizzato?

Avevo già parlato in passato di questo tema, e ovviamente serve sempre del tempo per raggiungere degli obiettivi. Sì, posso dire che sono soddisfatto e contento. Stiamo raggiungendo qualcosa di utile e di importante. E al contempo lo stiamo facendo attraverso la collaborazione con enti e istituzioni cittadine. Ribadisco l’accordo stipulato con Asp, con cui c’è un’ottima collaborazione. I risultati si stanno vedendo, e ne siamo felici.

- Quali sono gli obiettivi che si pone nel suo lavoro per il 2025?

Certamente mi auguro che si possano finalizzare questi aspetti immobiliari, e che si possa dunque consolidare questa parte della nostra attività. Speriamo di poter concludere alcuni passaggi e poter dunque proseguire un percorso e continuare a costruire qualcosa per la contrada. Di fare quindi un altro passo per il nostro rione. Il clima è molto buono. Mi piace sottolineare anche la grande sintonia esistente con il capitano e con tutto lo staff Palio nella condivisione degli obiettivi della contrada.

- Il suo bilancio personale dell’attività effettuata nel 2024 era già positivo?

Direi di sì. E’ stato un anno nel quale abbiamo lavorato per raggiungere quelli che sono gli obiettivi della contrada. Abbiamo avuto un programma ricco e oneroso per la nostra festa titolare, che arriva alla conclusione dell’estate. E’ stato un anno positivo, nel quale si è respirato un buon clima e c’è stata tanta partecipazione.

- Qual è il messaggio che lancia ai contradaioli della Pantera?

Ho detto anche al banchetto che questo è un anno di cambiamento. E’ in atto il lavoro di revisione dello statuto e ci sono cambiamenti immobiliari. Bellezza, forza e ferocia sono da sempre caratteristiche della nostra contrada.

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