Siena
Una grande attività, a tutto tondo, viene svolta nella contrada della Torre. Ne parla il priore del rione di Salicotto, Massimo Bianchi.
- Priore Massimo Bianchi, com’è ripartita l’attività in contrada in questo 2025?
Direi in continuità con quanto abbiamo intrapreso nel 2024, che è stato un anno molto intenso sotto molti punti di vista, pur non correndo nessuna delle due carriere. Abbiamo lavorato a molte iniziative culturali, ludico-ricreative, coinvolgendo e integrando in queste attività il Gruppo Piccoli, il Gruppo Giovani, il Gruppo Donne, la Congrega della Paglietta, il Circolo Culturale I Battilana, insomma tutte le varie articolazioni interne che tanto offrono in termini di risorse umane e fisiche per la realizzazione di piccoli e grandi eventi, sempre con la finalità di far sentire uniti e partecipi Contradaioli e Contradaiole di ogni età. E' un po’ la cifra di questo mandato, con lo scopo di valorizzare la nostra storia e le nostre tradizioni, trasmetterle ai più giovani, mantenere vivo il patrimonio di esperienze umane, mantenere e incrementare i beni artistici, storici, museali e archivistici che abbiamo ereditato e che consegneremo a chi verrà.
- Quali sono le azioni e le attività che hanno caratterizzato l’operato e la vita in contrada nel 2024?
L’attività ha impegnato tante persone per pensare prima e realizzare poi molte occasioni di ritrovo, dialogo e confronto. Mi riferisco a tanti appuntamenti che sono ormai rituali nel nostro calendario e anche a tante iniziative estemporanee rivolte al Palio, alla conoscenza e all’approfondimento delle regole di vita contradaiola, occasioni solidali, interventi mirati per i giovani e le giovani. Abbiamo preso parte, ogni volta, alle iniziative di carattere intercontradaiolo che sono state proposte, grazie al lavoro assiduo delle nostre Commissioni di Mutuo Soccorso e del Gruppo Donatori di Sangue che, oltre a portare avanti un’attività quotidiana su molti fronti, si sono impegnati anche nelle attività di maggiore interesse e di più ampio respiro a favore della cittadinanza tutta su tematiche di attualità e di interesse sociale. Dico grazie ai miei Vicari e al Presidente di Società che sopportano un grande sforzo per coordinare il tutto al meglio.
- La contrada si è contraddistinta anche per varie iniziative di carattere culturale: è soddisfatto dei risultati?
Certamente. La bontà e la qualità di una iniziativa non si misura dai numeri di chi magari è presente, solo in quel preciso momento. L’importante è che ci sia un filo rosso che tiene tutto unito e che per me si chiama memoria. In questa ottica sono da ascrivere alcune serie di iniziative svolte a più riprese (mi riferisco a “Torraioli che... scrivono” e “Ti ricordi quando qui c’era...”) a cura de I Battilana, con il compito di indicare ai nostri giovani che con la volontà e l’applicazione si possono fare grandi cose e che soprattutto la Contrada non ti dimentica mai e che non lascia indietro nessuno: due messaggi che a volte non sempre attualizziamo. Mi piace ricordare da ormai quattro anni, durante la Festa Titolare, la consegna delle borse di studio offerte da Giovanni Riparbelli e dalla sua famiglia, che ringraziamo per la disponibilità e la generosità, per giovanissimi e giovani Contradaioli e Contradaiole per i risultati conseguiti nei loro studi scolastici e accademici.
- Prosegue l’impegno per l’organizzazione del Minimasgalano, che vede la partecipazione di tantissimi bambini e ha visto coinvolti nel tempo generazioni di senesi: com’è andata l’ultima edizione?
Il Minimasgalano o Manifestazione Giovani Alfieri e Tamburini delle Contrade è il fiore all’occhiello del nostro Gruppo Piccoli. Di sicuro impegna tutti per l’organizzazione, ormai collaudata, che ogni volta presenta magari delle piccole innovazioni in risposta alle sollecitazioni e agli input ricevuti dall’esperienza. L’ultima edizione è andata benissimo, anche per la vittoria della nostra mini comparsa, ma al di là di questo, il riuscire a far partecipare a questa esperienza intercontradaiola ogni anno molti bambini credo che sia la vera soddisfazione. Non dimentichiamoci infatti che per tanti di essi rappresenta il primo momento di contatto ufficiale con i propri coetanei delle altre Consorelle e questi sono attimi importanti da vivere perché magari contribuiscono a far nascere nuove amicizie che dureranno tutta la vita e, pur avendo nel cuore colori diversi, faranno di loro dei buoni cittadini senesi. Fortunatamente oggi per i nostri bambini non è l’unica possibilità di incontro che hanno, ma condividere un’esperienza di questo tipo, che riesce a metterli in sana competizione per far bene figurare la propria Contrada, è un’ottima palestra di vita. Per il 2025, essendo la cinquantesima edizione, sono allo studio alcune novità che proprio in questi giorni stiamo elaborando insieme.
- Attenzione ai giovani con il Gruppo Piccoli, Commissioni di solidarietà, Gruppo donne che ha appena organizzato la Mostra dei fiori e molto altro: la contrada è attiva e impegnata su molti fronti.
Per fortuna non viene mai meno la voglia di lavorare per la Torre e i torraioli e le torraiole sono molto generosi e disponibili nel mettere il loro tempo a disposizione. La Mostra dei fiori del Gruppo Donne che si è appena conclusa ne è un altro esempio, anche di continuità, essendo giunta alla trentasettesima edizione. Segno questo della fedeltà a un impegno che per la Contrada è importante.
- Quali sono i progetti da perseguire nell’attività di contrada nel 2025?
Innanzitutto vivere la nostra Festa Titolare e i giorni centrali del Palio con la giusta serenità facendo sentire ognuno e ognuna parte integrante di questo complesso ingranaggio che è la Contrada. Saranno diverse le iniziative nelle giornate del Mangia e Bevi, anche questa ormai una vera e propria istituzione, nell’ottica di invitare e stimolare tutti alla partecipazione. E’ in atto una progettualità per un allargamento del Museo in locali di proprietà e qualche ristrutturazione necessaria per interventi manutentivi anche urgenti.
- Ci sono obiettivi o operazioni immobiliari che la contrada sta portando avanti?
La Contrada della Torre ha acquisito molti spazi negli ultimi anni, anche se questi non sembrano bastare mai perché la partecipazione si incrementa ogni volta e questo comporta, in modo piacevole, di alzare l’asticella e di ripensare continuamente agli spazi dove viviamo le nostre attività. Penso all’organizzazione delle cene nei giorni del Palio che molto impegnano la Commissione Festeggiamenti e Commissione Tessere per la distribuzione e l’assegnazione dei posti, che deve per forza tener conto della configurazione urbanistica del territorio, per non parlare poi delle cene che si svolgono all’interno dei locali della Società Elefante che più di un certo numero non possono contenere. Per noi in questo momento è forse più importante cominciare a pensare all’utilizzo e alla ristrutturazione di questi spazi impegnandoci in una progettualità che magari altri finiranno negli anni a seguire. Di certo abbiamo provveduto, nel corso dell’ultimo anno e in questo scorcio del 2025, a sistemare meglio alcuni locali già in nostro uso per il più razionale svolgimento dei lavori assai delicati della Cancelleria e del Protettorato, che sono i motori vitali della Contrada, insieme all’Economato che dispone già di una buona e articolata dotazione di ambienti di conservazione dei materiali.
- Qual è il messaggio che lancia al popolo torraiolo per questo 2025?
Solo un messaggio, chiaro: di essere responsabili, di restare uniti come sempre, insieme ai dirigenti che mettono impegno e capacità in un lavoro, non facile, ma arricchente dal punto di vista umano. E poi di aspettare tutti insieme il ritorno sul tufo il prossimo anno, facendo squadra con il nostro Capitano e i suoi collaboratori.
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