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Siena

Palio di Siena, Jacopo Gotti (Drago): "Arriviamo pronti e sereni. Ripartiamo da Tittia, ma aperti a tutti i big"

Dopo un 2024 senza correre, la Contrada del Drago si prepara a un’annata con ben due Carriere

Vincenzo Battaglia

18 Giugno 2025, 10:02

Tittia e Jacopo Gotti

Dopo un 2024 senza correre, la Contrada del Drago si prepara a un’annata con ben due Carriere. Il popolo di Camporegio si affida a Jacopo Gotti, capitano vittorioso nel luglio del 2022, grazie all’accoppiata Tittia-Zio Frac. L’obiettivo per il Drago è essere protagonista anche quest’anno.

Come arrivate a questi due Palii corsi di diritto in un anno?

"Ci prepariamo da due inverni, quindi arriviamo pronti e sereni di aver fatto il possibile per correre al meglio. La cosa più importante è che tutto quello che ci eravamo prefissati per il Palio di luglio lo abbiamo raggiunto. Siamo in attesa della sorte, nella speranza di avere uno dei cavalli migliori".

Il Drago riparte da Tittia?

"E’ l’ultimo fantino ad aver vinto nel Drago e io ero già capitano, quindi il rapporto è strettissimo. Ripartiamo da lui, ma siamo aperti a tutti i fantini big. Questo ce lo permette il fatto di non avere nemiche, di poter fare un Palio su più fronti. Chi primo chiama viene scelto".

Avete messo gli occhi anche su qualche fantino giovane?

"Ce ne sono tanti, perché negli ultimi due inverni abbiamo cercato di conoscere in modo stretto più fantini giovani possibili. Se ci capiterà di far esordire qualcuno, vogliamo conoscerlo a trecentosessanta gradi. Ce ne sono diversi, ma potremmo anche montare qualcuno che ha esordito da poco e che quindi ha un minimo di esperienza. Siamo aperti a più strade".

Si augura un lotto alto?

"Preferisco sempre un lotto alto, con i cavalli migliori. Serve la possibilità che ci siano sei o sette cavalli da corsa, altrimenti è dura arrivare in fondo ai quattro giorni. Servono anche due o tre soggetti nuovi, così da poter riformare un parco cavalli in modo tale da avere un futuro di alta qualità".

I rinvii a Mociano e Monticiano hanno creato dei problemi sotto questo aspetto?

"No, non sono un amante delle corse. Nel 2025 ormai i cavalli sono allenatissimi, arrivano al top della forma e ogni fantino ha delle scuderie bellissime. Il protocollo serve per vedere determinate cose, come il canape e l’adattabilità, ma quello che abbiamo visto ci è bastato, abbiamo tutti i riferimenti che ci servono".

Renato Bircolotti è il mossiere giusto?

"Per quello che ha fatto vedere l’anno scorso, sì. Poi quello del mossiere è un ruolo delicatissimo. Eviterei di dare la colpa al mossiere per ogni errore, altrimenti va cambiato ad ogni Palio., A volte sbagliano anche i fantini, quindi va individuato bene il colpevole. Bircolotti al momento è quello che ci dà più tranquillità per il tempo della mossa e per tutelare la rincorsa".

In base alle dieci Contrade che saranno al canape, che Palio si aspetta?

"Ogni Palio fa storia a sé ed è bello perché è particolare. Spero sia bellissimo e vinca il Drago".

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