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Siena

Palio di Siena, ecco chi sono i barbareschi che vanno a prendere il cavallo

Storie, emozioni e volti scelti per la tratta dei cavalli e per invocare la Dea Fortuna. Una tradizione recente, carica di simboli e speranza

Andrea Bianchi Sugarelli

29 Giugno 2025, 06:03

Assegnazione

Il suono delle chiarine

Si chiama barbaresco e non fortunello, come negli ultimi anni lo hanno ribattezzato anche nei media, il contradaiolo che oggi andrà a prendere il cavallo. La storia di questa tradizione recente è comunque bella e coinvolgente. Come è noto, il barbaresco è una figura di fiducia: a lui il capitano affida il compito di accogliere e prendersi cura del cavallo sorteggiato per la contrada, seguendolo dalla tratta fino al termine del Palio. Un tempo era proprio il barbaresco a recarsi nel Campo con la montura il giorno dell’assegnazione. Dagli anni '60, però, alcune contrade hanno scelto di condividere questo momento speciale, permettendo a diversi contradaioli di vivere l’emozione di rappresentare i propri colori anche se non erano direttamente coinvolti nella stalla. E da lì è iniziato il tutto. Il prescelto viene visto come portatore di fortuna e simbolo della speranza collettiva di tornare nel rione col miglior cavallo.

Per questo la sera prima dell’assegnazione, si svolgono riti e rituali per invocare la Dea Fortuna che qualcuno ha ribattezzato ‘sibilla’. Chi ci sarà allora oggi davanti al palco dei capitani?

La Tartuca arriverà sul tufo con Gabriele Romaldo, detto Il Brilla, giovane cancelliere di Castelvecchio. È figlio del giornalista Roberto, già presidente del Gruppo Stampa Autonomo, scomparso nel 2011. Il suo nome è stato annunciato in assemblea da capitan Rugani. Davanti a tantissimi chiocciolini, il capitano della Chiocciola, Alessandro Maggi, ha annunciato al Pozzo il nome di Enrico Ninci, attuale economo e contradaiolo di lunga esperienza, già attivo in molti ruoli. Una curiosità: Ninci è stato uno dei “ragazzi di bottega” di Tambus, ha fatto parte del Vernacolo Clebbe ed è un maestro scenografico eccezionale, protagonista nell’allestimento di commedie contradaiole e Operette.

Il Drago sarà rappresentato in Piazza da Tommaso Rossi, contradaiolo quasi cinquantenne, molto conosciuto e apprezzato per i suoi valori legati alla tradizione senese. La Selva invece ha scelto Riccardo Ricci, giovane tamburino, figlio della giornalista Letizia Pini e del priore della Civetta Marco, ma anche nipote del mitico ex Arcirozzo Carlo Ricci: “È un grande onore e un importante segno di riconoscimento. Un gesto bellissimo”, ha commentato mamma Letizia.

Per l’Istrice, capitan Claudio Pagliantini si affida all’istrionico Luca Virgili, detto Il Fresco, volto popolarissimo sia di Camollia che della città. Agente immobiliare, Virgili è lo storico regista delle Operette dei goliardi e responsabile artistico dei musical realizzati insieme ai contradaioli dell’Istrice.

Nel Bruco andrà Paolo Brogi detto Pilla, volto familiare, provetto artigiano e maestro corniciaio simpaticissimo di via di Città. Il Valdimontone vede il ritorno di Luciano Marri, già barbaresco nel luglio 1988 e contradaiolo storico oltre a rivestire nella stalla il ruolo di vice barbaresco; capitan Aldo Nerozzi lo ha annunciato tra gli applausi scroscianti durante la cena di venerdì.

Ieri, in tarda serata, sono stati svelati anche i barbareschi di Lupa, Oca e Pantera, che oggi saranno in Piazza sotto il palco dei capitani.

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