LA FESTA
Pierluigi Pardo e Giuseppe Mazzini pronti per il Palio
Pierluigi Pardo arriva di rincorsa a Siena. Gli impegni che hanno preceduto il Palio, lo hanno tenuto lontano dalla Toscana fino all’ultimo. Un po’ per diletto e un po’ per dovere. Lunedì Pardo, telecronista che dal 2022 commenta la corsa insieme a Giovanni Mazzini per LA7, si è fatto una doppietta niente male.
Prima il concerto del Boss Bruce Springsteen e poi alle 3 di notte ha commentato Manchester City-Al Hilal, finita 4-3 per la squadra di Pippo Inzaghi.
“Una partita epica vinta - sottolinea Pardo - Alla fine mi sono fatto quattro ore di sonno, la partita è iniziata alle 3 di notte e sono partito verso Siena”.
Di rincorsa, appunto, ma a Siena c’è. Primo contatto con Giovanni Mazzini, il “wikiSiena”, come lo chiama lo stesso Pardo e via ad immergersi nella Festa. “Settimo Palio anche se l’anno scorso c’è stata la beffa della pioggia ad agosto e la concomitanza della prima giornata di campionato. Purtroppo non ho potuto commentare il Palio dell’Assunta, perché ero a Genova per Genoa-Inter. E mi è dispiaciuto molto - continua Pardo - non avere potuto commentare la corsa del 17 agosto - vittoria della Lupa - che però ho seguito sul telefonino durante l’intervallo di Genoa-Inter”. Perché gira che ti rigira se all’inizio commentare il Palio è una sfida mica da ridere per chi, da non senese, si ritrova catapultato in una realtà completamente nuova e sconosciuta, sia che vieni dallo sport o dalla politica, poi alla fine questa sfida ti prende così tanto che ti porta via. E cominci, in punta di piedi o di penna o di parola, a studiare rivali, mosse e Tratte.
A proposito che ne pensa di quella di domenica scorsa? “La Tratta - risponde Pardo - mi è sembrata molto interessante. E’ chiaro che l’assenza di due bomboloni principali come Benitos e Anda e Bola si farà sentire. Chiaramente Tartuca e Chiocciola hanno due cavalli molto buoni - rispettivamente Zio Frac e Tale e Quale - con tutte le incognite che ci sono, di avere la rivale in piazza”. Ancora: “Credo che la Lupa - prosegue Pardo - abbia, ancora una volta, un cavallo interessante Ares Elce. Mentre sono curioso di vedere Tittia (Giovanni Atzeni ndr) che alla fine è andato in una contrada senza rivale - l’Oca - con un cavallo suo, Diodoro, che conosce molto bene. Anche il Bruco mi sembra che abbia un’accoppiata interessante: Scompiglio su Viso d’Angelo. Ovviamente parlo più da appassionato del Palio, non certo da esperto”.
All’esperienza ci pensa Giovanni Mazzini che, ancora una volta, affiancherà Pardo nella lunghissima telecronaca. “Mazzini - dice - sarà come sempre la voce tecnica, WikiSiena come lo chiamo io”.
LA7 come sempre, si collegherà con la città del Palio tre ore e mezzo prima della corsa, per raccontare Siena e le sue bellezze. “In questi anni di Palio e soprattutto in queste lunghissime ore di diretta - dice Pardo - su LA7, abbiamo avuto l’opportunità non solo di raccontare la corsa fine a se stessa, ma anche di narrare le bellezze della città di Siena. Un racconto quasi maniacale e molto puntiglioso che però ha avuto tantissimi riscontri positivi da chi ci ha ascoltato. Raccontiamo Siena facendo vedere l’arte, la cultura, parlando di aneddoti e leggende legate al Palio. Ed è questo, la lunga diretta e i contenuti che proponiamo, che in questi anni ci ha distinto”.
E mentre Pardo commenta, è già ora. Un occhio al meteo. Ma quest’anno non dovrebbero (condizionale, sempre perché imprevedibile come il Palio), sorprese e un altro a ciò che la Piazza restituisce. Un’atmosfera che non è mai uguale a quella del precedente Palio. E non solo per gli interpreti che cambiano, ma perché la corsa, non è mai uguale a nessun’altra corsa.
Di solito nel calcio si leggono “i precedenti”, qua è tutto più difficile. Ed è bello per questo affidarsi solo alle sensazioni e ai presagi che qualcuno legge perfino sul drappellone.
E Pardo - giornalista sportivo, che con i pronostici calcistici ci gioca - che sensazione ha su questo Palio? “Difficile, se non impossibile dirlo. Penso che molto passi sulla rivalità tra Tartuca e Chiocciola. Il resto è sorte, bravura. E’ Palio”.
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