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La Festa

Palio di Siena, una passione oltre ogni distanza per Annalisa Bruchi: "Non me lo perdo per niente al mondo. Carriera mai scontata"

La nota giornalista Rai, senese e giraffina, già voce di Rai e la7 della corsa, racconta il suo rapporto con la Festa

Francesca Muzzi

02 Luglio 2025, 20:02

Annalisa Bruchi

la giornalista Annalisa Bruchi

Il richiamo del Palio, in qualunque parte del mondo sei, lo avverti. E non per il calendario, ma per quella specie di calamita con la quale solo i senesi nascono e che ti attira verso Piazza del Campo. Sempre. E in qualunque parte del mondo ti trovi, il messaggio, la telefonata porta un'unica domanda: “Torni per il Palio?”. Torna, per il Palio, Annalisa Bruchi? “Il Palio non me lo perdo per niente al mondo”, risponde. “Faccio un salto a Roma oggi (ieri ndr) e mercoledì (oggi ndr) parto molto presto, in tempo per Siena, per godermi la Festa (rinviata oggi per maltempo a domani 3 luglio, ndr)”.

Ma ciò non è fine a se stesso, nel senso che Annalisa, giornalista Rai, dal 2015 al 2019 voce lei stessa del Palio per la Rai prima che LA7 prendesse i diritti, oggi conduttrice di ReStart e contradaiola della Giraffa, anche da lontano, ciò che precede il 2 Luglio se lo è visto in streaming. “Mi sono guardata la Tratta, e tutte le varie trasmissioni, è il modo di vivere il Palio anche se a distanza, il mio modo per continuare ad essere senese".

E da senese, come detto, il Palio lo ha commentato. Accanto prima a Maurizio Bianchini, poi a Giovanni Mazzini. Quattro anni, 10 corse - anzi 11 compresa la Straordinario dell’ottobre 2018 - se ripensa a quell'esperienza come la rivive? “Mi sono sentita in una doppia veste. Quella di giornalista e quella di senese. Avevo una grande responsabilità addosso, non solo nei confronti dei telespettatori, ma anche e forse di più, aggiungerei, verso i senesi. Dovevo fare capire il Palio, anche, a chi il Palio non lo vive come noi, cioè 365 giorni l'anno. Lo doveva fare vivere e comprendere, soprattutto, a chi era al di là del video e, a parte qualche solito leone da tastiera, ho ricevuto molti complimenti e un grande affetto proprio dai senesi. Devo ringraziare il consorzio per la tutela del Palio, che mi ha sempre molto sostenuta".

Il Palio, l'unica manifestazione storica che veniva trasmessa prima in Rai (si poteva anche fare ritardare il telegiornale) e oggi su LA7, ha sempre un grande numero di ascolti: "Piace, affascina. Una corsa senza respiro", sottolinea Annalisa. E oggi che Palio sarà? "Ci sono due Contrade rivali favorite, la Chiocciola e la Tartuca, ma non è detto che la corsa si racchiuda qui. Può arrivare la sorpresa, senza dimenticare che le Contrade sono sì dieci ai canapi, ma c'è l'undicesima, che è la sorte. Il Palio non è mai scontato".

E nemmeno facile, a quanto pare, da fare capire agli altri. O sì? "Chi viene a Siena resta affascinato dalla Festa. E' un evento unico. Qualcosa che noi senesi viviamo tutto l'anno. Certo, entrarci dentro non è facile, a volte anche per noi senesi. Le dinamiche, le rivalità, la storia… Resta qualcosa di magico e raro, qualcosa che il tempo non scalfisce".

Ed è questa l'unicità della Festa, perché se altre (ma difficile, se non impossibile fare paragoni) nel corso della storia hanno cambiato qualche regola, il Palio è sempre stato lì. In Piazza del Campo, anche quando il 2 Luglio e il 16 Agosto passano la mano. E oggi che si fa? "Si va in Piazza - risponde Annalisa - Anche se la Giraffa non corre". Chi vince? Impossibile perché il Palio, come dice Annalisa, non è mai scontato."

 

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