La Festa
Tittia e Scompiglio, confronto inedito
Uno contro l’altro, come non era mai successo. Oggi Giovanni Atzeni e Jonatan Bartoletti saranno su due contrade avversarie nello stesso Palio. Il primo nel Leocorno con Diodoro, il fantino pistoiese nella Civetta con Benitos. Basandosi sulle vittorie, il numero uno e il numero due. Due pesi massimi della Festa senese, che si fronteggiano per la prima volta. Nonostante, per Tittia quello odierno sia il 41° Palio e per Scompiglio 33°.
Nel corso del tempo si sono studiati, seguiti, invidiati. Hanno avuto la possibilità di montare i cavalli migliori e anche nelle stesse contrade. Poi, specialmente con la morte di Andrea Mari, sono diventati i poli (Gingillo permettendo) di due fazioni opposte. Con le contrade senza avversarie come terreno comune, anche se ultimamente la preferenza dei capitani va verso Atzeni, mentre su altre sembra a questo punto impossibile vedere l’uno o l’altro. Tittia non ha mai montato su Torre, Chiocciola, Lupa, Pantera e Valdimontone. Giubbetti che invece Scompiglio ha indossato per ventuno volte con tre vittorie. Bartoletti al contrario non ha mai corso con Oca, Selva, Aquila, Nicchio, Istrice e Tartuca, sbloccando Bruco e Civetta in questa annata paliesca. Atzeni, di contro, ha vestito i colori di queste contrade in ventisette occasioni, con sette successi. Il primo dei quali (ma anche il primo in assoluto per il fantino sardo-tedesco), è arrivato con l’Oca nel 2007. Anno in cui si è spartito il palcoscenico proprio con Bartoletti, in trionfo al debutto nel Palio del 16 agosto con il Leocorno. Evento che non si è più ripetuto.
Molteplici invece le occasioni dove uno o l’altro hanno primeggiato sul diretto rivale, in un arrivo testa a testa. Nell’agosto 2012 Bartoletti riporta il Palio nel Valdimontone dopo 22 anni. Lo Specialista riesce a resistere alla rimonta di Indianos, che Tittia, nella Tartuca, spinge quasi fino alla vittoria.
Nel luglio 2016 è Atzeni, con Quadrivia nel Nicchio, a guidare fino al terzo Casato. Poi il blackout del cavallo e lo spunto vincente di Preziosa Penelope per il primo tassello del cappotto della Lupa. Tittia dovrà attendere alcuni anni per rifarsi, ma a quel punto lo farà con gli interessi. Nel luglio 2019 va in scena il copione di tre anni prima, ma parti invertite. Bartoletti arriva a pochi metri dal rompere il digiuno della Chiocciola dopo 30 anni. Va però largo al terzo Casato e Atzeni ne approfitta, portando in trionfo Tale e Quale e la Giraffa.
Arriva il Covid e anche la prematura scomparsa di Brio. Quando Siena si riaccende, Tittia e Scompiglio riprendono da dove avevano lasciato. Il surreale Palio del luglio 2022, con sei sole contrade partenti, vede un arrivo testa a testa, dove non mancano colpi “proibiti”. Zio Frac e Viso d’Angelo duellano fino al bandierino. Questione di centimetri, ma il verdetto premia Atzeni nel Drago a scapito di Bartoletti nella Torre.
Fatta eccezione per il Palio dell’agosto 2023, quando la Pantera con Scompiglio passo la Giraffa con Atzeni, che era partita in testa, senza che per altro nessuno dei due poi vincesse, non ci sono più state schermaglie dirette.
Nel frattempo, Tittia ha continuato a scalare la classifica dei plurivincitori nella storia del Palio, portandosi a undici successi, mentre Scompiglio, da quel luglio 2017, con Sarbana nella Giraffa, non è più riuscito ad alzare il nerbo in segno di vittoria, restando così fermo a cinque.
Naturale quindi che questa carriera, per di più su sponde opposte, abbia un significato che trascende la corsa in sé. Conta primeggiare sul rivale: in un caso per destabilizzare il trono, nell’altro per ribadire la supremazia.
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