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La Festa

Palio di Siena, gli Ispettori della Pista: storia e funzioni di una figura chiave della Carriera

Nati nel 1969 per garantire ordine e sicurezza sull’anello di tufo, gli Ispettori della Pista accompagnano ogni fase del Palio, svolgendo un compito fondamentale spesso poco conosciuto dal grande pubblico.

Andrea Bianchi Sugarelli

15 Agosto 2025, 17:01

Il tufo in Piazza del Campo

Il tufo in Piazza del Campo

Stefano Serafini (Istrice), Luca Pizzatti (Lupa) e Andrea Cencini (Selva) sono gli Ispettori della Pista per questo Palio dell’Assunta. La sera del 13 hanno subito dovuto affrontare un compito importante: verificare le condizioni dell’anello di tufo dopo la pioggia. Insieme ai Deputati della Festa, ai capitani, al sindaco e ai responsabili comunali, hanno fornito il loro supporto, anche se la decisione finale sull’idoneità della pista spetta all’ufficio tecnico. Il ruolo degli Ispettori è spesso ignorato, ma svolge un ruolo delicato nelle fasi della Festa ed è parte di un ingranaggio fondamentale. Uno studio in tal senso lo si deve a Sergio Profeti che nel suo opuscolo del 2017, per le edizioni Sunto, traccia la storia di questa figura.

Se i Deputati della Festa accompagnano il Palio fin dalle sue origini, la figura degli Ispettori della Pista risale invece al luglio 1969. La loro istituzione formale fu voluta dall’assessore anziano Lelio Barbarulli, in seguito a una situazione caotica verificatasi l’anno precedente, nell’agosto 1968. In quell’occasione, la presenza disordinata di persone sulla pista aveva ostacolato persino i soccorsi, sollevando accese polemiche e richiedendo un intervento immediato per ristabilire l’ordine durante la corsa.

L’ordinanza n. 16634 del 24 giugno 1969 fissò così i compiti principali degli Ispettori: vigilare sull’osservanza delle disposizioni comunali, in particolare garantendo il completo sgombero della pista durante le prove, il Corteo Storico e la carriera del Palio. Inizialmente la loro nomina avveniva all’interno della Giunta comunale, ma dal 1977 si scelse di affidare la selezione ai nomi proposti dal Magistrato delle Contrade, secondo il cosiddetto “sistema Mazzoni”, ancora oggi in vigore.

Dal 1981 gli Ispettori di Pista entrano ufficialmente nel Regolamento del Palio, grazie a una modifica approvata dal Consiglio comunale. Nel 1985 il loro numero passa da due a tre, recependo una proposta dei Deputati della Festa, e il loro compito viene definito con maggiore precisione. Le mansioni principali riguardano il controllo degli ingressi e delle soste non autorizzate sull’anello di tufo. Soltanto nel 1999 avviene l’ultima revisione normativa, senza alterare sostanzialmente funzioni e responsabilità.

Un aspetto interessante è l’evoluzione delle loro relazioni scritte: inizialmente le osservazioni venivano trasmesse solo verbalmente ai Deputati della Festa. Dal 1977 i rapporti degli Ispettori diventano documenti ufficiali, limitati ai problemi di accesso e permanenza in pista. Negli anni successivi, questi rapporti si sono talvolta ampliati a descrivere anche fasi non direttamente di loro competenza, creando sovrapposizioni con i Deputati della Festa, tanto che da più parti si invoca oggi un ritorno alle origini, con una chiara distinzione dei compiti.

Anche nel Palio del terzo millennio la selezione degli Ispettori avviene ancora per segnalazione delle Contrade, mantenendo quel legame tra amministrazione e mondo contradaiolo che si ritiene essenziale per il buon funzionamento della Festa. Il loro ruolo, seppur poco visibile al grande pubblico, resta dunque cruciale per la sicurezza e la regolarità del Palio.

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