SIENA
È fissata per la prossima settimana la riunione del Consorzio per la tutela del Palio per stabilire quale sarà l’emittente a cui andranno i diritti televisivi a partire dal 2026. È scaduto, infatti, il contratto con La7, che ha trasmesso il Palio nel post-Covid, dal 2022–2025: la Corsa dell’Assunta, con la telecronaca di Pierluigi Pardo e Giovanni Mazzini, ha totalizzato 1.441.000 spettatori con il 13,5% di share, seconda solo dietro a Sarabanda nel preserale. La7, emittente guidata dall’imprenditore Urbano Cairo, garantisce la copertura della Carriera e la diretta della prova generale, mantenendo i diritti digitali a favore di Rcs MediaGroup, società sempre di Cairo, che continuerebbe a trasmettere il Palio sulle proprie piattaforme, come la Gazzetta dello Sport.
La Rai però è pronta a sfidare La7. La tv di Stato, che per anni ha trasmesso sui suoi canali la corsa, dopo un quadriennio in cui ha visto passare i diritti delle Carriere al canale di Cairo, sarebbe pronta a presentare un’offerta superiore del 12%, con la garanzia di una trasmissione continuativa, senza cambi di canale anche in caso di mossa prolungata e trasmissioni internazionali tramite Rai International. Anche Mediaset avrebbe presentato un’offerta, ma l’emittente della famiglia Berlusconi sembrerebbe essere più defilata rispetto alle altre due concorrenti.
La palla passa quindi ora al Consorzio per la Tutela del Palio, guidato dal presidente Massimo Bianchi e dall’amministratore delegato Area Immagini e comunicazioni Fulvio Bruni, anche se delle varie offerte è stata informata anche l’amministrazione comunale guidata dal sindaco Nicoletta Fabio. La decisione, attesa quindi per l’inizio della prossima settimana, dovrà tenere conto di diversi fattori.
Attraverso la resa della trasmissione televisiva della Festa passa l’immagine dell’intera città, oltre ovviamente che del Palio stesso. Un’operazione di promozione culturale fondamentale per Siena.
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