Palio
Jacopo Castagnini il nome per il post Toscano
Stasera cala il sipario su un capitolo importante nella storia recente dell’Onda: Alessandro Toscano, dopo quasi 10 anni alla guida della sua Contrada, non sarà più il capitano. Lascia un’eredità importante per Malborghetto, con due vittorie legate al nome di Carlo Sanna detto Brigante: una nel 2017 su Porto Alabe e l’altra nel 2024 con Tabacco.
Alle 21.15 in prima e alle 21.30 in seconda convocazione si terrà l’assemblea generale, con al terzo punto dell’ordine del giorno l’elezione del suo successore. Il nome proposto è quello di Jacopo Castagnini, fino ad oggi mangino dello stesso Toscano, segno evidente della volontà di proseguire lungo la strada della continuità. Il candidato che, salvo imprevisti non immaginabili, raccoglierà il testimone conosce a fondo lo spirito e il metodo di lavoro dello staff uscente, avendone fatto parte, e rappresenta, per molti contradaioli, la figura ideale per portare avanti il percorso tracciato in questi anni. Un passaggio di consegne nel segno della serenità e della riconoscenza, come accade nelle grandi stagioni che si chiudono con risultati e soddisfazioni.
La decisione di Toscano di non proseguire nell’incarico comporterà anche un cambio nella guardia tra i capitani delle 17 Consorelle, in quanto lui era il decano e quindi il portavoce di qualsiasi decisione presa tra di loro. Appena pochi giorni fa, aveva annunciato la scelta di riproporre al sindaco Nicoletta Fabio il nome di Renato Bircolotti come mossiere per la stagione paliesca 2026. Quello è stato il suo ultimo atto nella veste che aveva ereditato da Lorenzini dell’Aquila.
Il condottiero ondaiolo ha avuto un mandato decennale, essendo stato eletto nel dicembre 2015, dopo essere stato vicario. Fin dal primo giorno, ha chiarito di voler ascoltare e interagire non solo all’interno del proprio rione, ma anche con le altre componenti della Festa, ivi comprese le Contrade, per creare legami e reti di relazioni non solo per dare una mano alla fortuna quando ce n’è bisogno, ma anche per salvaguardare la tradizione, sempre più nel mirino fuori dalle mura di Siena. Adesso l’Onda volta pagina.
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