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Giani si è già messo in marcia. Il governatore detta la linea: “Sanità, lavoro e scuola le priorità. Lista civica del presidente”

Dopo l’ok del Movimento 5 Stelle, arriva quello del Pd: è lui il candidato del centrosinistra alle regionali

Aldo Tani

09 Agosto 2025, 07:11

Eugenio Giani

Il presidente della Regione Toscana, Eugenio Giani

Eugenio Giani carico lo è di suo. Adesso l’energia si alza ancora, dopo aver incassato in poche ore il sostegno del M5S e del Pd. Quanto bastava al governatore toscano per mettersi a caccia della riconferma alla presidenza della Regione.
Dietro di lui non c’è un’anatra zoppa. Anzi, la coalizione che lo sostiene, potrebbe essere un’eccezione, vista la distanza (reciproca) tra pentastellati e Italia Viva.
In Toscana però il partito di Matteo Renzi non vuole perdere la faccia, mentre il Movimento, pur a denti stretti, sente che Giani può essere l’occasione per passare all’incasso in altri sedi.
Lui, il governatore, sta nel mezzo, attento a non rovinare il giocattolo che gli è stato appena consegnato. Così, sottolineata la vicinanza al segretario nazionale del Pd Elly Schlein,
“ci siamo sentiti, c'è entusiasmo reciproco. Nego che vi siano dei rapporti di diffidenza, tutt’altro”,
Poi per dettagliare meglio il rapporto: “In queste settimane c’è stata molta complicità nel vivere questo percorso e sono molto contento che il percorso fatto per arrivare a questa alleanza e questa chiarezza, anche di vedute, possa giovare anche a lei, alla sua immagine, al suo suo profilo di leader nazionale”.
Allo stesso però il neo-candidato non fa mancare un luce sui Cinque stelle, raccontando di un colloquio con il leader Giuseppe Conte: “È stata una telefonata molto cordiale e animata da senso di rispetto reciproco, che mi fa giustizia anche magari del modo con cui i giornali hanno riportato una diffidenza che potrebbe esserci fra di noi. Dopo quel voto, legittimo, fra gli iscritti, anche da un punto di vista umano il rapporto con il Movimento 5 stelle può trovare degli agganci molto solidi”.
Giani, da politico navigato, è ben consapevole che prima di arrivare alla discesa ci sono ancora dei chilometri da macinare. Su questo punto perciò chiarisce, riferendosi al rapporto con i pentastellati: “Ci metteremo intorno a un tavolo e discuteremo dei temi. Io sono convinto che se accordiamo tempi, modi e caratteristiche possiamo trovare davvero un’intesa su tutte le questioni più importanti che riguardano Toscana".
Obbligatorio tuttavia guardare avanti, perché al voto mancano appena due mesi. “Le tre questioni fondamentali durante la campagna elettorale saranno la sanità, il lavoro e la scuola”, fa notare il governatore, che poi anticipa la strategia delle prossime settimane: “Da un lato ci saranno le istanze delle forze riformiste e gradualiste” e dall’altro quelle “della lista civica del presidente che in tutte le regioni viene presentata e che io qui vorrei catalizzare in questa area politica con una quarta lista che si viene a presentare agli elettori”.
Sulla candidature infine il Giani-pensiero è abbastanza netto: “Ora ci sarà da parte dei partiti la capacità di selezionare le persone”. Anche se avverte: “Di per sé quelle che sono candidature bloccate mi piacciono poco perché perdono la motivazione e non danno al cittadino la possibilità, attraverso il voto, di pronunciarsi su di esse”.

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