Politica
Enzo De Risi, Fratelli d'Italia
Ancora tensione tra l'Amministrazione comunale di Siena e la Società della Salute Senese. Nel Consiglio comunale di oggi è stato affrontato il tema dell’erogazione dei contributi da parte dell'Azienda Usl Toscana Sud Est alla SdS a rimborso dei servizi socio sanitari forniti, grazie all’interrogazione presentata dai consiglieri Enzo De Risi, Monica Crociani e Pierluigi De Angelis del gruppo Fratelli d'Italia. Non sono mancati attacchi frontali contro Giuseppe Gugliotti, presidente della Sds, da parte del partito di Giorgia Meloni. Nelle scorse settimane la maggioranza si era riunita per valutare l'uscita dell'Ente dalla Società, con il sindaco che aveva parlato di una "riflessione sui meccanismi di gestione e sull'efficienza dei servizi erogati".
Ma andiamo per ordine. A rispondere all'interrogazione è stato l’assessore ai servizi sociali del Comune di Siena, Micaela Papi, che ha spiegato la situazione: “Dall’analisi congiunta della documentazione contabile della Società della Salute senese, comprensiva del bilancio d’esercizio 2023 e dei relativi allegati esplicativi – ha spiegato l’assessore – emerge che, nel corso dell’annualità in oggetto, non è stato disposto alcun trasferimento economico da parte dell’Azienda Usl Toscana Sud Est a titolo di ‘Convenzione per attività socio-sanitarie’. L’unica posta contabile imputabile all’ente sanitario regionale risulta essere quella relativa al compenso del direttore della Società della Salute senese, il cui carattere, strettamente amministrativo e non operativo, non consente in alcun modo di considerarlo funzionale al riequilibrio economico della gestione dei servizi socio-sanitari integrati. L’azzeramento integrale del contributo economico da parte dell’Azienda Usl Toscana Sud Est alla SdSs per l'annualità 2023 non risulta supportato da alcun atto formale, provvedimento istruttorio o documento tecnico che ne motivi la sospensione. Non è neppure riconducibile a una riduzione o a una modifica delle attività svolte dalla SdSs, che ha invece continuato a sostenere obbligazioni già in essere e a garantire servizi essenziali storicamente afferenti alla sfera d’intervento della Ausl”.
In merito a quali provvedimenti intenda prendere l’amministrazione comunale sulla mancata erogazione del contributo 2023 da parte della Ausl Tse, Papi ha aggiunto: “Si tratta di una vicenda che non può essere archiviata con superficialità né lasciata scivolare nel silenzio istituzionale. L’amministrazione intende attivare ogni strumento utile alla verifica e alla ricomposizione del quadro regolativo e finanziario di riferimento, nel rispetto dei principi di programmazione integrata, trasparenza amministrativa e sostenibilità economica della gestione associata”.
Relativamente agli esercizi finanziari 2021 e 2022 l’assessore ha poi chiarito: “La progressiva contrazione dell’ammontare trasferito dalla Ausl Toscana Sud Est alla Società della Salute senese, pari a una riduzione da 226.750 euro a 150.191 euro, non risulta sorretta da alcun supporto documentale a carattere tecnico-contabile. Nessun atto deliberativo è stato trasmesso agli enti consorziati in grado di ricondurre l’importo assegnato a un sistema di indicatori oggettivi, ne è stato possibile accertare la presenza di criteri coerenti con l’integrazione socio-sanitaria prevista dalla normativa nazionale e regionale.
Per quanto riguarda il chiarimento tra fabbisogno stimato e conferimento deliberato per il 2024, Papi ha sottolineato: “Nel mese di dicembre 2024 la Società della Salute Senese ha approvato, in esito alle attività istruttorie svolte dal gruppo di lavoro tecnico congiunto SdSs–Ausl (al quale non era presente il Comune di Siena), una stima di fabbisogno economico pari a 790mila euro, finalizzata alla copertura integrale degli oneri relativi al personale impiegato nelle funzioni a rilevanza socio-sanitaria. Coerentemente, con nota del presidente SdSs in atti, è stata fatta formale richiesta all’azienda di finanziamento per l’esercizio e per le attività di competenza la cifra indicata (790mila euro). A fronte di tale quantificazione, l’Azienda Usl Toscana Sud Est ha disposto, con deliberazione del direttore generale numero 1363 del 23 dicembre 2024, un trasferimento finanziario pari a 566.866 euro, successivamente recepito dalla SdSs mediante delibera della Giunta esecutiva numero 44 del 24 dicembre 2024. Il differenziale tra il fabbisogno rappresentato e l’importo effettivamente erogato, pari al 28,25 per cento, non è stato accompagnato da alcuna motivazione tecnica formalizzata. Sebbene l'importo sia stato qualificato come ‘provvisorio’ e dichiarato suscettibile di conguaglio a seguito della consolidazione dei dati definitivi, non risulta allegato alcun documento metodologico, schema di riparto o algoritmo parametrico di aggiornamento, né sono stati esplicitati i termini temporali entro cui effettuare la revisione dell'importo. Il Comune di Siena, in sede di confronti tecnico-politici formali, ha sollecitato l’accesso ai dati contabili analitici e alla relativa istruttoria predisposta dagli uffici della Ausl. A tutt’oggi, tali richieste non hanno trovato riscontro, né si ha evidenza che gli atti siano stati resi disponibili in sede consortile”.
In ultima analisi, l’assenza di documentazione ufficiale sull’esercizio 2025: “Alla data attuale – ha specificato l’assessore Papi - non risulta pervenuta alcuna comunicazione ufficiale da parte della direzione generale della Ausl Toscana Sud Est in merito ai criteri adottati per la determinazione della quota economica da conferire alla Società della Salute senese per l’anno 2025. Sarà pertanto nostra premura operare in tutte le sedi opportune affinché siano fornite, con la necessaria urgenza e completezza, spiegazioni puntuali sui parametri, le metodologie e gli eventuali atti assunti per la determinazione della quota di competenza dell’anno 2025”. “E’ dunque evidente – ha concluso Papi – che la progressiva contrazione dei trasferimenti Ausl dal 2019 al 2023, culminata nell’azzeramento del 2023, non è stata supportata da una valutazione tecnica formalmente condivisa con gli enti locali.
Il consigliere Enzo de Risi (Fratelli d’Italia), che ha esposto l’interrogazione, ha replicato ringraziando “l'assessore Papi per la risposta articolata, precisa e ben strutturata, ma rimango sinceramente sbigottito, anzi, esterrefatto dalle informazioni fornite".
Il sindaco di Sovicille e presidente di Sds Giuseppe Gugliotti
Da qui un'accorata accusa alla Sds e al suo presidente Giuseppe Gugliotti: "Ciò che colpisce maggiormente è la leggerezza con cui viene gestito un ente delicato come la Società della Salute senese. Manca del tutto la consapevolezza del cosa si stia facendo, del perché e soprattutto del come - ha tuonato - non c'è chiarezza sui fondi disponibili, né su quelli mancanti. È una gestione approssimativa, opaca, che non può più essere tollerata. A questo punto è lecito chiedersi su quali basi siano stati approvati i bilanci finora. Definire questa gestione fallimentare è persino riduttivo: è una gestione inadeguata, inadatta al mandato che ricopre. C'è poi dell'altro. In Commissione, a una domanda precisa sull'entità dei fondi versati dalla Asl, il presidente della SdS senese ha risposto: ‘566mila euro’. Quando gli è stato fatto notare che la cifra corretta era più vicina agli 800mila euro, ha risposto con sconcertante superficialità: ‘Controlleremo, e mi auguro che sia così’. Eppure, apprendiamo ora che già nel dicembre 2024, un gruppo di lavoro interno aveva fissato l'importo in 790mila euro, e che lo stesso presidente aveva formalmente richiesto alla Asl quella cifra. Allora mi chiedo: perché ha detto di non saperlo? Firma forse documenti senza leggerli? Fa firmare altri al suo posto? Oppure, peggio, accetta silenziosamente, per quieto vivere, ciò che gli viene dato (o non dato)? Questo atteggiamento non è soltanto preoccupante: è indegno del ruolo che ricopre. Come rappresentanti dei cittadini, continueremo a vigilare, in Consiglio e in Commissione, perché una gestione pubblica deve essere trasparente, seria e competente. Quella a cui stiamo assistendo è una vergogna, soprattutto per i cittadini che ogni giorno si aspettano servizi pubblici dignitosi, efficienti, e all'altezza delle loro necessità. Noi proseguiamo con senso di responsabilità. Ma il presidente deve smettere di ostentare una sicurezza che non ha. Se Siena dovesse uscire dal consorzio, così come ha fatto Pisa, siamo sicuri che gli altri enti consorziati sarebbero in grado di reggere il peso di una simile scelta? Deve capire, una volta per tutte, che le cariche pubbliche non sono onorifiche. Comportano impegno, studio e responsabilità. Se non è in grado di reggere i carichi di lavoro che il suo incarico comporta, ne tragga le dovute conseguenze. Per tutto questo, chiedo un atto di responsabilità vera. Non un semplice passo indietro, ma un balzo indietro, a tutela di tutti: dell'ente, dei cittadini, e della dignità delle istituzioni” ha concluso.
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