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Politica

Siena, Elly Schlein lancia la corsa di Giani. Il presidente: "Senza la battaglia su Mps saremmo tutti Unicredit"

La segretaria del Pd nella città del Palio per sostenere il governatore: “Forza Eugenio, prendiamoci la Toscana”

Aldo Tani

28 Settembre 2025, 12:43

Schlein e Giani

Elly Schlein e Eugenio Giani

Le foto e gli abbracci si sprecano. Eugenio ed Elly fino al voto sono una cosa sola. La segretaria del Pd punta a riprendersi le regioni dove è stata sopravanzata dal centrodestra, ma se c’è una certezza, è che non si può permettere di perdere la Toscana. Lo sa lei e lo sa bene Eugenio Giani, che in questi giorni sta dando l’ennesima testimonianza di quanto in tenacia e resistenza non sia secondo a nessuno.

I sondaggi lo danno in netto vantaggio, ma il suo interesse primario è essere tra la gente, senza badare ai chilometri da percorrere ogni giorno. Quelli per arrivare a Siena non sono tanti (anche se poi in seguito ha toccato anche Arezzo), però questo passaggio vale doppio, perché ad attenderlo c’è Schlein. In realtà questa volta è il governatore che coglie tutti sorpresa, arrivando addirittura in anticipo. Poi, non appena si profila l’auto della segretaria, le va incontro. Saluti festosi e poi via sotto il palco, con il governatore ad aprirle la strada.

La guida Dem ricambia con un appello che entusiasma il pubblico: “Forza Eugenio, andiamoci a prenderci la Toscana”. In quel momento la pioggia ha aumentato d’intensità, ma aperti gli ombrelli, il comizio può continuare. Giani lo ha aperto ricordando i 700 anni della torre del Mangia, ma ha lasciato velocemente i riflettori a Schlein. La segretaria parte a mille, sfoderando tutto l’arsenale contro il governo Meloni. Di tanto in tanto si levano gli applausi, che diventano più forti quando si toccano i temi più vicini alle 200 persone radunate sotto la statua di Sallustio Bandini. Prima però c’è da mettere qualche puntino sulle i. “Noi siamo qui per costruire anche in Toscana le condizioni migliori per poter avviare un’impresa e per poter trovare un lavoro dignitoso che sia gratificante anzitutto per i giovani - sottolinea Schlein -. Quindi forza Eugenio Giani: siamo molto compatti al suo fianco e siamo contenti che la maggioranza si sia anche allargata rispetto a quella che già governa”.

Ecco quindi arrivato il momento di addentrarsi in questioni più concrete. Il primo passaggio è sui Cpr, il tema del momento a livello regionale. “Naturalmente siamo contrari”, sottolinea la segretaria del Pd. Linea confermata da Giani: “Io, questi luoghi impropri di detenzione senza il personale che sappia gestirli, in Toscana non li voglio”. Poi è la volta di Mps. Schlein prende la palla al balzo per attaccare ancora l’esecutivo: “L’unico interventismo del governo è stato sul risiko bancario. Noi crediamo che questo sia sbagliato, che non abbia precedenti e che vada contro qualsiasi principio liberale”.

Giani, da toscano, invece ricorda con soddisfazione profuso anni fa per salvare la banca dalla svendita: “Se in quel dicembre 2020 non fossimo andati a Roma a dire, ‘Il Monte dei Paschi non lo incorporate mai in un’altra realtà’, probabilmente oggi saremmo tutti Unicredit. E invece no: il Monte, attraverso quella reazione, quella voglia di riscatto, è diventato una delle banche che addirittura — chi l’avrebbe mai detto — il Cuccia, che governava la finanza in Italia, avrebbe visto la sua Mediobanca acquistata dal Monte”. Infine la promessa alla segretaria sui lavoratori della Beko: “Continueremo a seguire la vertenza affinché gli impegni siano mantenuti”.

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