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Il caso

Siena, arrivano oltre 10 milioni per le strade provinciali. Esulta la Lega, polemica la Provincia

Il Carroccio: "Attenzione da parte di Salvini". Carletti: "Risorse prima tolte e poi, in parte, restituite. C’è ben poco da essere soddisfatti. Invece di ammettere l’errore si fanno annunci trionfalistici"

Caterina Iannaci

28 Settembre 2025, 15:56

sede della Provincia di Siena

sede della Provincia di Siena

Sono stati stanziati 10,2 milioni per le strade della provincia di Siena, per interventi di riqualificazione e potenziamento delle infrastrutture. Ma è polemica politica. Esulta la Lega, con Filippo La Grassa, commissario provinciale della Lega Siena, e l’onorevole Tiziana Nisini, deputata della Lega.

“Si tratta di risorse significative, che consentiranno di migliorare la sicurezza, l’efficienza e la qualità dei collegamenti viari del nostro territorio. Questi fondi rappresentano un passo importante per favorire la mobilità dei cittadini e delle imprese, sostenere la crescita economica locale e rendere il territorio più accessibile e competitivo. L’attenzione del Ministero delle Infrastrutture e dei Trasporti, guidato dal vicepremier Matteo Salvini, dimostra la volontà concreta di supportare le esigenze dei territori e di investire in opere strategiche per lo sviluppo del Paese – proseguono gli esponenti leghisti. Come Lega continueremo a collaborare con le istituzioni e con gli enti locali affinché queste risorse vengano impiegate al meglio, garantendo risultati tangibili e benefici duraturi per la comunità senese e per tutta la Toscana” concludono La Grassa e Nisini.

Nota polemica di contro da parte della presidente della Provincia di Siena Agnese Carletti: “Prima il Ministero delle Infrastrutture toglie alle Province quelle poche e insufficienti risorse destinate alle strade. Poi le Province (tutte, da nord a sud e di ogni colore politico) mettono in atto una grande protesta, supportate dai territori – afferma – il Ministero decide quindi di ripristinare le risorse, non tutte per la verità, con gli interventi del 2025 ormai saltati e con un meccanismo di spesa vincolato che creerà non pochi problemi. Dopodiché, piuttosto che ammettere di aver sbagliato e di aver semplicemente rimediato all’errore, con ritardo peraltro, fa annunci trionfalistici” tuona.

“La verità è che la nostra protesta è servita ad evitare una situazione che avrebbe avuto effetti ancora più insostenibili nei territori perché, ricordo, che rimangono i tagli previsti dalla legge di bilancio che sono già tremendi da sopportare. C’è ben poco da essere soddisfatti insomma” è la chiosa.

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