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Politica

Elezioni regionali, Aguilar: "Sanità, collegamenti, sociale e caro abitativo, tante criticità da affrontare”

Intervista alla capolista dello schieramento Toscana Rossa che sostiene la corsa di Antonella Bundu

Gennaro Groppa

29 Settembre 2025, 06:10

Guadalupe Aguilar

Guadalupe Aguilar, capolista dello schieramento Toscana Rossa

Guadalupe Aguilar è una donna boliviana di 73 anni. In giovane età ha vissuto sulla propria pelle la dittatura in Argentina, dove nel frattempo si era trasferita. Dall’orrore è riuscita a sfuggire, e con il marito ha poi scelto l’Italia, dove è arrivata con una figlia piccola.

“Scegliemmo di venire a vivere in Italia perché amavamo la cultura che c’è in questo Paese. Volevamo conoscerne la storia e vedere da vicino i capolavori di Michelangelo e di Caravaggio. All’inizio pensavamo di vivere qualche anno qui, invece con mio marito, che è venuto a mancare sei mesi fa, non siamo più venuti via. Dopo tanti anni questa è ormai la mia casa”, racconta. Guadalupe Aguilar è adesso la capolista nel collegio di Siena per Toscana Rossa, lo schieramento che sostiene la candidatura alla presidenza della Regione di Antonella Bundu.

Guadalupe Aguilar, quali sono i punti cardine della sua candidatura?

"Ci sono tante criticità su numerosi temi e argomenti: sanità, collegamenti, c’è la questione abitativa che è pressante e provoca tante difficoltà. C’è un problema aperto anche per il commercio: quando sono arrivata a vivere nel territorio senese la situazione era molto differente rispetto a oggi, c’erano tantissimi negozi: adesso basta fare una passeggiata nel centro storico per vedere quante attività hanno chiuso. La situazione va affrontata".

Quali sono i suoi obiettivi in questa campagna elettorale?

"Io voglio dare il mio contributo, la sento come un’esigenza personale, non posso farne a meno. Voglio mettere a frutto l’esperienza che ho accumulato in tutti questi anni: ho sempre lavorato tanto, ho fatto di tutto, ora sono in pensione. In Argentina lavoravo nel settore informatico, ma quando sono arrivata in Italia ho fatto molti mestieri: la donna delle pulizie, la badante, ho lavorato nel settore agricolo. Quando siamo arrivati in Italia, comunque, siamo stati anche fortunati: non abbiamo vissuto quel che vivono tutti quelli che arrivano adesso, che devono attendere documenti e certificati per lungo tempo. Nel 2004 sono diventata mediatrice culturale e nello stesso periodo ho fatto anche il corso per essere estetista. Oggi sento l’Italia come casa mia. Ho una casa in Argentina e ogni tanto ci torno; ma quando sono là mi manca l’Italia".

Di cosa necessita il territorio senese?

"Servono collegamenti migliori, specie nelle zone più periferiche. Servono investimenti nella sanità e nel sociale: i soldi non devono essere spesi nel riarmo quanto in temi e settori che toccano da vicino le vite di tutti noi cittadini. La questione abitativa è stringente: tante famiglie hanno difficoltà a trovare appartamenti in affitto, anche nelle zone periferiche i costi sono saliti alle stelle. Si deve rivedere anche la situazione delle case popolari: ce ne sono troppo poche e molte di queste necessitano di una manutenzione che non viene effettuata. Insomma, l’argomento dovrebbe essere effettuato in maniera seria".

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