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Il caso

Legge su festività nazionale per San Francesco: Mattarella difende Santa Caterina

L’atto si sovrappone a uno già esistente del 1958 che stabilisce la solennità civile per la patrona d’Italia: il capo di Stato evidenzia la poca chiarezza

Aldo Tani

09 Ottobre 2025, 08:03

Sergio Mattarella

Il presidente Mattarella difende Santa Caterina

Sul qui pro quo è addirittura intervenuto il presidente della Repubblica. Costretto a chiedere maggiore chiarezza sulla legge che istituisce il 4 ottobre, giorno nel quale si celebra San Francesco d’ Assisi, come festa nazionale. “Ho provveduto alla promulgazione della legge, pur se il suo testo presenta alcuni aspetti critici che avverto il dovere di segnalare – in considerazione del significato del provvedimento e della circostanza che i rilievi non riguardano profili di natura costituzionale - ha scritto Sergio Mattarella in una lettera inviata a Ignazio La Russa, presidente del Senato, e Lorenzo Fontana, presidente della Camera -. La medesima giornata del 4 ottobre è qualificata sia festività nazionale, in onore di San Francesco d’Assisi, sia solennità civile, in onore di Santa Caterina da Siena”.

Celebrazione che risale a una legge del 1958, mentre Santa Caterina come patrona viene festeggiata il 29 aprile. Qui entra in campo la sovrapposizione delle disposizioni, prodotte dal nuovo atto e che crea il caso rilevato dal capo dello Stato: “La legge n. 132 del 1958 adesso prevede che ‘Il 4 ottobre è considerato solennità civile e giornata della pace, della fraternità e del dialogo tra appartenenti a culture e religioni diverse, in onore della Santa Patrona d’Italia Santa Caterina da Siena”.

Con due diverse disposizioni normative si prevede che, con riferimento ai due Santi, vengano celebrati sostanzialmente i medesimi valori, nello stesso giorno ma con un diverso regime. Da tutto ciò ne consegue come “la normativa che disciplina le due ricorrenze richieda interventi correttivi volti a coordinare tra loro i due testi normativi. In primo luogo devo far presente che la medesima giornata – il 4 ottobrenon può essere qualificata al contempo, sia festività nazionale sia solennità civile, anche perché, tra l’altro, da tali qualificazioni il nostro ordinamento fa discendere effetti diversi”.

A questo proposito Mattarella fa osservare: “Va operata, quindi, una scelta in tal senso – verosimilmente abrogando la previsione di solennità civile, meno rilevante – e, necessariamente, chiarendo se fare riferimento per la giornata festiva del 4 ottobre esclusivamente a San Francesco ovvero anche a Santa Caterina, fino ad oggi considerati congiuntamente. Inoltre, un migliore coordinamento merita l’indicazione delle iniziative che le istituzioni potranno assumere e dei loro contenuti, questo in special modo nel caso in cui si intendesse stabilire date diverse per le due ricorrenze”. Il presidente invita perciò “il Parlamento ad apportare al provvedimento i correttivi necessari”.

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