Politica
Regionali, al voto la provincia di Siena
Si chiude una campagna elettorale che ha portato a Siena vari ministri e segretari nazionali di partito: le Regionali in Toscana sono importanti. Il centrosinistra vuole risollevarsi dopo le sconfitte nelle Marche e in Calabria e vuole dimostrare che il campo largo può essere vincente; il centrodestra vuole proseguire sull’onda lunga delle recenti vittorie e sogna di scrivere una pagina di storia. La lista Toscana Rossa punta a incrementare i voti di una sinistra che non si riconosce nel campo largo.
Oggi e domani 207.053 donne e uomini del territorio della provincia di Siena sono chiamati alle urne per eleggere il nuovo presidente della Regione Toscana e i nuovi componenti del Consiglio regionale. In totale sono oltre 3 milioni i toscani che possono recarsi alle urne: per l’esattezza parliamo di 3 milioni, 7 mila e 33 elettori: i diciottenni, che votano per la prima volta, sono circa 17 mila. Nel Comune di Siena gli elettori sono 43.234.
Si può votare, con documento d’identità e tessera elettorale da esibire al seggio, dalle ore 7 alle 23 di oggi, oppure dalle ore 7 fino alle 15 di domani. E già l’astensionismo sarà uno degli avversari da sconfiggere: un avversario molto temibile, viste le percentuali di affluenza costantemente in diminuzione negli ultimi anni per qualunque tipo di votazione. Si pensi alle ultime regionali nelle Marche (50%), e a quelle in Calabria (43%), che lo dimostrano e lo confermano. Cinque anni fa alle Regionali toscane l’affluenza comunque non fu bassa: 62,6%.
Sono tre i candidati allo scranno di governatore della Regione Toscana. Il centrosinistra punta sulla conferma di Eugenio Giani: a sostenerlo quattro liste, che compongono il cosiddetto campo largo: il Pd, il Movimento 5 Stelle (che ha stretto un accordo con i dem, a differenza di quanto si è verificato nell’ultima legislatura regionale), Avs e poi la lista Casa Riformista, dove hanno trovato spazio anche i renziani di Italia Viva.
Il centrodestra punta invece su Alessandro Tomasi, sindaco di Pistoia. A sostenerlo ci sono cinque liste, che compongono il classico schieramento di quest’area politica: Fratelli d’Italia, Forza Italia, Lega, Noi Moderati e poi la lista civica per Tomasi E’ Ora. A sinistra Rifondazione Comunista, Potere al Popolo e Possibile hanno formato lo schieramento Toscana Rossa e puntano sulla candidatura a presidente di Antonella Bundu, già consigliera comunale a Firenze.
Nel territorio della provincia di Siena sono pronte ad accogliere gli elettori 296 sezioni. In ogni seggio c’è un presidente, nominato dal Tribunale, poi un segretario, nominato dal presidente, e infine quattro scrutatori, scelti dalla apposita commissione. Sono in 57 nel collegio di Siena i candidati al Consiglio, che sognano di riuscire a entrare nell’assise regionale. Cinque anni fa ci riuscirono in tre, tutti del centrosinistra: Simone Bezzini, Anna Paris del Pd e Stefano Scaramelli di Italia Viva. Bezzini poi fu chiamato in Giunta dal presidente Eugenio Giani, liberando un posto in Consiglio per Elena Rosignoli. Il centrodestra non riuscì a far eleggere nemmeno un rappresentante senese.
Chi vincerà le elezioni regionali potrebbe arrivare ad avere 24 dei 40 consiglieri che saranno presenti nell’assise. Alle opposizioni potranno andare 16 scranni. Per poter entrare in Consiglio le liste autonome dovranno superare la soglia di sbarramento al 5%.
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