L'annuncio
Museo dell'Acqua, riaprono le visite
Da dicembre sarà aperto gratuitamente il Museo dell'Acqua a Siena: lo fa sapere il sindaco Nicoletta Fabio rispondendo in Consiglio comunale all'interrogazione della consigliera Gabriella Piccinni (gruppo Partito Democratico). “A prescindere dalla durata della progettazione e della realizzazione dei lavori abbiamo ritenuto utile ripristinare dal prossimo mese di dicembre l’apertura del museo con accesso gratuito, attraverso un accordo di collaborazione con l’associazione La Diana, la quale sotto la sua responsabilità provvede alle aperture, alla sorveglianza, e alla assistenza ai visitatori. “Oltre al calendario delle aperture prestabilite – ha proseguito il Sindaco -, potrà essere aperto in via eccezionale per le visite prenotate dagli istituti scolastici o, comunque, per dichiarate finalità didattiche”.
“Il nostro Museo dell'acqua – ha spiegato Nicoletta Fabio - presenta delle particolarità: non ha collezioni di beni da custodire, privilegiando, invece, un approccio esperienziale e didattico, dove il concept museologico si esplica prevalentemente nell’interazione tra il visitatore e la narrazione audiovisiva delle tematiche inerenti l’acqua, resa possibile attraverso l’uso di dispositivi tecnologici appositamente dedicati. Lo stato in cui versano queste apparecchiature, ormai obsolete nella tecnologia digitale che le supportava, non consente di garantire in modo coerente quella narrazione rendendola discontinua e privata di contenuti essenziali. Solo il personale, devo dire con grande passione pur non avendo una specifica preparazione culturale a riguardo, riusciva a supplire alla mancanza, attraverso un racconto orale che mal si addice all’imprinting di un museo ipertecnologico come quello pensato in origine. Il nuovo dirigente della direzione Cultura e Turismo, arrivato il 9 giugno scorso, ha preso atto della situazione appena descritta ed ha ritenuto di proporre la chiusura temporanea del museo in concomitanza con il termine del rapporto convenzionato con la cooperativa che aveva il servizio di apertura, sorveglianza e assistenza alle visite (lo scorso 30 settembre). Tutto questo nella convinzione di valutare quale potesse essere la soluzione più giusta per poter restituire al museo una propria credibilità nei contenuti museologici e anche con una diversa impostazione nel progetto di allestimento complessivo. Le considerazioni a riguardo matureranno, tenendo conto di una analisi preliminare che gli uffici preposti sono già impegnati a valutare”.
“Le riflessioni – ha detto ancora - che sono maturate nel frattempo (dalla chiusura a oggi), propendono per un aggiornamento complessivo del museo che tenga conto sia dei contenuti narrativi, alcuni di quelli esistenti sicuramente da ripristinare, sia delle componenti architettoniche per la definizione degli spazi di visita e degli allestimenti, prevedendo nel complesso, una fruibilità diversa. Piuttosto che provvedere ad un semplice ripristino dell’esistente (come fra l’altro era stato fatto proprio all’inizio del mandato) l’intenzione è quindi quella di proporre al visitatore una esposizione dei contenuti musealizzati, coerente con la risorsa acqua, così come è percepita oggi nei suoi valori ecologico-ambientali e al contempo di allestire un percorso critico rispetto all’importanza storica dell’acqua nella relazione con lo sviluppo della città, dove far emergere gli utilizzi della risorsa idrica in età medievale insieme ai manufatti monumentali che ancora oggi persistono a loro testimonianza”.
“La nuova progettazione – ha aggiunto il Sindaco - per ridefinire il Museo dell'Acqua sarà affidata ad un gruppo di professionisti che sappiano ridefinire il luogo della cultura con intendimenti scientifici sia a livello museologico che museografico. Una prima valutazione sul progetto preliminare proposta dagli uffici ci indicherà il criterio e il metodo per gli affidamenti degli incarichi ai sensi delle vigenti normative. Si intende inoltre costituire con il Dipartimento di Scienze della Terra di Università di Siena un gruppo di lavoro utile ad approfondire temi attinenti di interesse e portata culturale più ampia; inoltre, a testimonianza della volontà di aggiungere altre prospettive che possano indirettamente valorizzare il museo e inserirlo in un più ampio progetto culturale, ricordo che la Galleria Olmastroni, appena i lavori di rinnovamento saranno ultimati (all’inizio del prossimo anno), ospiterà lavori di ricerca artistica proprio sul tema acqua, frutto del bando per artisti under 35 indetto nell’estate scorsa. Solo dopo un’adeguata sistemazione il Museo potrà aderire a reti museali nazionali e internazionali, un obiettivo a quanto mi risulta trascurato da tutte le precedenti amministrazioni e che ci siamo invece posti, obiettivo il cui raggiungimento richiede però standard qualitativi che solo una revisione complessiva può a nostro avviso consentire”.
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