Siena
Ludovico Troncanetti
Sta girando il mondo per e grazie alla musica. Il 33enne pianista senese Ludovico Troncanetti sta riscuotendo un successo straordinario: la sua tournee è praticamente perenne, con continui viaggi all’estero per concerti ed esibizioni. La sua agenda è già piena di appuntamenti anche per il 2025: è molto richiesto. Andrà a suonare in vari continenti. Prima di terminare il 2024, però, Troncanetti è atteso a Cuba, per un’esperienza nella quale avrà una duplice veste, da pianista e anche da direttore d’orchestra. Il musicista senese ha anche trovato il tempo per registrare un nuovo disco, la cui uscita è prevista per domani. Il disco è di musica francese, con composizioni di Camille Saint-Saëns, compositore, pianista e organista transalpino vissuto a cavallo tra il diciannovesimo e il ventesimo secolo. Il disco è a quattro mani, realizzato da Ludovico Troncanetti insieme al pianista portoghese Artur Pizarro.
- Ludovico Troncanetti, lei sta girando il mondo per la musica, ma ha trovato il tempo anche per registrare questo nuovo disco.
Sono veramente felice. È il mio primo album in duo con un altro artista, e stiamo parlando di un pianista di livello internazionale come Artur Pizarro. Ci siamo conosciuti una decina di anni fa, per me questo lavoro è veramente un grande onore.
- Cosa dà questo album alla sua carriera?
Dà molto. Lavorare con grandi pianisti non può che forgiarti, e mi rende anche più sicuro delle mie capacità. Sono al settimo cielo. Pizarro è un musicista che ha suonato in tutto il mondo, il fatto che mi abbia detto sì per questa collaborazione è certamente importante.
- Cosa condivide con Artur Pizarro?
Abbiamo entrambi una grande passione per il compositore Camille Saint-Saëns, avevamo già suonato insieme delle sue musiche in un concerto a Lisbona. Fu un concerto molto bello, da lì è nata l’idea di registrare il disco. L’obiettivo è far conoscere sempre più queste musiche, mi piacerebbe suonarle sempre più in pubblico. E spero che queste musiche riscuotano apprezzamento.
- Lei ha vissuto un anno decisamente impegnativo, con concerti in Ecuador, Armenia, Uzbekistan: com’è stato il suo 2024?
Sta andando tutto molto bene, sono stanco ma felice. E tra due settimane partirò per Cuba, dove suonerò proprio Camille Saint-Saëns con l’Orchestra sinfonica della città di Matanzas. Sarà la mia prima volta a Cuba. E intanto ci sono già tanti impegni e appuntamenti per il 2025: andrò in Portogallo, in Argentina, in Perù, a El Salvador, in Germania.
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