Siena
Non si attenua la lunga scia di sangue e violenze verso le donne: nel 2023 in Toscana si sono registrati ancora 6 femminicidi, che hanno fatto salire il drammatico bilancio degli ultimi 17 anni a 140. Non solo: sono oltre 4.500 le donne che in un anno si sono rivolte a un Centro antiviolenza, sfiorano i 2.000 in un anno gli accessi in codice rosa al pronto soccorso per maltrattamenti.
Sono alcune delle cifre più drammatiche che emergono dal sedicesimo rapporto sulla violenza di genere in Toscana, realizzato dall’Osservatorio sociale regionale su dati relativi al 2023.
L’Osservatorio realizza il monitoraggio del fenomeno attraverso la raccolta, l’elaborazione e l’analisi dei dati forniti dai nodi delle reti territoriali antiviolenza, a partire dai Centri Antiviolenza presenti sul territorio.
Il documento è stato presentato a Palazzo Strozzi Sacrati nell’ambito de “La Toscana delle donne” alla presenza del presidente Eugenio Giani, dell'assessora al sociale Serena Spinelli, dell’assessora alle pari opportunità Alessandra Nardini, dell’assessore al diritto alla salute Simone Bezzini, e della capo di Gabinetto del presidente Giani Cristina Manetti, in vista della Giornata Internazionale per l’eliminazione della violenza contro le donne, in programma il 25 novembre.
I dati evidenziano una crescita esponenziale del fenomeno: oltre ai casi citati dei centri violenza e di accesso tramite codice rosa, cresce il numero delle donne che si rivolgono ai consultori per casi di abuso o maltrattamento e quelle che sono state ospitate in case rifugio. In parallelo aumenta notevolmente anche il numero di uomini che accedono ai Centri per uomini autori di violenza.
Ma vediamo i principali dati emersi nel 2023 insieme a un esame delle strutture coinvolte.
I femminicidi
Nel corso del 2023, in Toscana, sono state uccise per motivi di genere sei donne, di cui due hanno lasciato quattro figli minorenni. Il numero di donne vittime di femminicidio dal 2006 al 2023 è dunque 140. il 75% delle vittime sono donne italiane, le straniere sono il 25%. Tale dato, dice il rapporto, rimane coerente anche tra gli uccisori, con un 77% di italiani e un 23% di stranieri. 36 dei 140 femminicidi sono avvenuti in provincia di Firenze, 16 a Lucca e altrettanti a Pisa, 15 in provincia di Livorno, 12 sia ad Arezzo che a Prato, 11 a Pistoia, 10 a Grosseto, 9 a Siena.
I Centri antiviolenza
I Centri antiviolenza svolgono attività di accoglienza, orientamento, assistenza psicologica e legale alle donne che subiscono violenza, ed ai loro figli; realizzano inoltre azioni di sensibilizzazione e formazione svolgendo attività di raccolta ed analisi dei dati sulla violenza.
In Toscana sono presenti 25 Centri antiviolenza, distribuiti su tutto il territorio regionale. Nel corso degli anni si è assistito ad una ramificazione della loro presenza nel territorio, soprattutto grazie all’apertura di sportelli locali, per un totale di 102 punti di accesso.
Le donne che si sono rivolte ai Centri antiviolenza nel 2023 sono state 4.540. Il percorso di uscita dalla violenza è stato avviato nel 2023 da 3.262 donne, 67% italiane e 33% straniere, nel 62% dei casi con figli.
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