Siena
Sono stati oltre novemila gli interventi dei pompieri nel territorio provinciale di Siena tra tutto il 2023 e il 2024, fino ad adesso. Il dato emerge dai numeri resi noti dal corpo dei vigili del fuoco di Siena in occasione della festa per la patrona Santa Barbara, nel corso del quale il comandante provinciale Bruno De Paola ha tracciato un bilancio in particolare dell’anno che sta andando a conclusione. “A livello interventistico non ci sono state criticità - afferma De Paola – l’incendio più impegnativo affrontato è stato quello di fine luglio a Celle sul Rigo, durato due giorni e mezzo, su un’estensione di 120 ettari di vegetazione. Nell’autunno, a causa del maltempo, siamo stati gravati da allagamenti, pioggia e vento, ma non ho riscontrato criticità”.
Sono state numerose anche le esercitazioni per l’addestramento del personale, sulla Torre del Mangia, le torri di San Gimignano, nei bottini, e nel parco fluviale dell’Elsa, dove a fine agosto una ragazza ha perso la vita e l’attenzione adesso è massima. Importante anche la collaborazione con il 118: è stato ricordato l’intervento del 22 agosto quando un minivan con sei giovani cadde da un viadotto sulla Siena-Grosseto, dopo aver sfondato il guardrail, e un’operatrice dei sanitari venne imbracata dai vigili del fuoco e calata sul luogo dell’incidente per constatare le condizioni dei feriti, per fortuna non gravi.
Nello specifico, nel 2023 sono stati registrati 4.716 interventi totali, la maggioranza di questi svolti dal comando centrale di Siena per apertura di porte e finestre, incendi (18%), statica e incidenti stradali (6%). Numeri più bassi si riscontrano quest’anno, con un totale di 4.363 interventi, in cui cala la quota percentuale di incendi (13%) ma aumenta quella di soccorsi e salvataggi (9%) e incidenti stradali (8%). Si segnalano anche 57 sanzioni prodotte dai controlli in luoghi scoperti non a norma in termini di sicurezza sul lavoro. “C’è ancora tanto da fare”, è l’amara constatazione del comandante De Paola. Fra i numeri più rimarcati, c’è quello relativo agli interventi di recupero di persone perse nel bosco, intente a cercare funghi o fare passeggiate, spesso anziani disorientati. Essere attrezzati e in grado di stare in contatto con i soccorsi può fare la differenza, insieme alla tempestività delle ricerche, tra la vita e la morte. “Sono stati cento gli interventi di questo tipo che sono stati effettuati – ha spiegato De Paola. – Servono delle accortezze quando si va nei boschi, ovvero avere dietro telefoni carichi e funzionanti, valutare prima le proprie condizioni fisiche e avere un abbigliamento consono”.
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