Basket, il neo acquisto della Mens Sana Balsa Jokic si presenta: "Voglio dare intensità"

“Il mio ruolo sul parquet? Non parlo di tecnica, a me interessa dare intensità, sono un giocatore che mette in campo tutto quello che ha, lo vedrete presto”. Non usa giri di parole Balsa Jokic, il suo è un messaggio forte e chiaro (e che sicuramente piace ai tifosi biancoverdi) sul perché abbia accettato la proposta della Mens Sana e sia tornato in Italia, dopo due stagioni trascorse nella massima serie del Montenegro: “Ho trovato un ambiente bellissimo – dice il cestista, che martedì sera ha mosso i primi passi al palasport assieme ai suoi nuovi compagni e che domenica a Lucca esordirà con la maglia Note di Siena numero 44 -, l’accoglienza che ho ricevuto è stata fantastica sin dal momento in cui sono atterrato in Italia e i ragazzi mi hanno fatto un’ottima impressione: ho trovato un gruppo omogeneo, c’è una grande chimica, spero di poter essere una buona aggiunta alle caratteristiche che già ci sono”.

Jokic arriva in viale Sclavo dal KK Kotor (club dell’omonima città montenegrina in passato legata all’Italia con il nome di Cattaro), con il quale stava viaggiando in quinta posizione a 6.8 punti e 4.5 rimbalzi per partita. La sua formazione cestistica però è italiana, considerate le stagioni trascorsi nelle giovanili della Varese Academy e poi l’esperienza a Omegna in serie B “Ho trascorso cinque anni a Varese, è naturale che abbia sentito parlare della Mens Sana - risponde Jokic quando gli si parla della società per la quale ha firmato fino a giugno -, ma in realtà ne seguivo le vicende anche in precedenza e poi nel mondo della pallacanestro tutti conoscono Siena. I miei nuovi tifosi? Mando loro un saluto e li aspetto sul campo”. A inquadrare sul piano cestistico il nuovo arrivato in casa biancoverde è il d.g. Riccardo Caliani, che ha seguito a lungo il giocatore e che materialmente ha portato avanti la trattativa nelle ultime settimane: “Jokic è un numero quattro con le caratteristiche per giocare anche da cinque – spiega –, difensivamente può accoppiarsi anche con gli esterni, copre bene il campo correndo, ha grande intensità, voglia, determinazione. L’idea è che ci possa dare una mano nell’aggiunta di quelle caratteristiche che un po’ ci mancano, senza però stravolgere il percorso”.