Tennis
Jannik Sinner e Carlos Alcaraz
Nel tennis i più grandi campioni mondiali solitamente mostrano grande rispetto per i rivali. È quanto sta avvenendo anche in questi giorni a Parigi per il Roland Garros. Oggi pomeriggio si gioca la finale del torneo, che vede opposti l’italiano Jannik Sinner e lo spagnolo Carlos Alcaraz.
Due avversari che possono segnare un’era del tennis, un’era appena iniziata dopo che gli ultimi venti anni del mondo della racchetta sono stati caratterizzati e dominati dalla triade Federer-Nadal-Djokovic.
Quella di oggi sarà la prima finale Slam nella quale Sinner e Alcaraz si trovano l’uno contro l’altro. Eppure l’italiano ha già vinto tre Slam e lo spagnolo, più giovane, addirittura quattro. Entrambi i tennisti fino a oggi hanno vinto tutte le finali Slam alle quali hanno preso parte. I precedenti premiano Alcaraz, che tra l'altro ha vinto le ultime quattro partite disputate contro l'italiano: l'ultima è stata la finale degli Internazionali d'Italia a Roma.
I due, come scritto, si stimano. Così Sinner ha parlato di Alcaraz: “Ha tanto carisma e aura, giocatori come lui servono al tennis”. Dopo avere vinto la semifinale contro Novak Djokovic, un match che si è chiuso sul 3-0 in favore dell’italiano ma che in realtà è stato molto combattuto in ogni suo set, Jannik Sinner ha speso bellissime parole anche per il tennista serbo. E ha ammesso: “Prima di iniziare una partita contro di lui non puoi non pensare a chi stai per affrontare – ha detto l’italiano. – Sai che andrai a giocare contro il migliore giocatore di tennis di tutti i tempi, quindi la tensione inevitabilmente un po’ sale. Ma devi essere concentrato sulla sfida”.
Belle parole le ha utilizzate anche Novak Djokovic, proprio dopo la sconfitta in semifinale al Roland Garros contro Sinner. Ridendo il tennista serbo ha detto: “Cosa vi devo dire? Jannik non dà il tempo di giocare e di pensare al colpo. È già tanto che non abbia perso tutti i set per 6-0 o 6-1…”. Detto da un tennista che ha vinto 24 titoli della Slam (e che adesso ha comunque 38 anni) queste parole valgono tantissimo.
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