Tennis
Jannik Sinner
Jannik Sinner è nato a San Candido, un paese di poco più di 3 mila anime nella provincia di Bolzano. Sono per l’esattezza 3.303 gli abitanti della località del Trentino Alto Adige secondo i dati Istat del 2025. Si tratta di una nota località turistica invernale ed estiva delle Dolomiti, il cui territorio rientra all’interno del parco naturale Tre Cime.
Si hanno reperti di insediamenti umani nel territorio già dal 1000 avanti Cristo. E sono state rinvenute tracce di un insediamento dei Celti del IV secolo avanti Cristo. Dal 15 avanti Cristo i Romani fondarono in quest’area geografica le province Rezia e Norico.
San Candido in epoca romana si chiamava Littamum, da qui transitava la via Aguntum-Vipitenum. E proprio a Littamum fu costituita una mansio, un luogo di sosta: la strada era “trafficata” e molto utilizzata, in val Pusteria sono state ritrovate quindici pietre miliari. In quella dedicata a Saverio Alessandro si legge la distanza per arrivare ad Aguntum, l’attuale Lienz: 63 miglia.
Successivamente il borgo di San Candido, centro religioso dell’Alta Pusteria, si è sviluppato attorno all’omonimo monastero concesso dal duca Tassilone III di Baviera nel 769 durante la reggenza del vescovo Aribo di Frisinga e quindi dall’abate Atto di Scharnitz per convertire gli slavi, allora ancora pagani, al cristianesimo. Per secoli la dipendenza dal punto di vista ecclesiastico rimase alla diocesi di Frisinga, la più antica della Baviera. Un territorio al quale San Candido continua a essere legato, visto che oggi esiste un gemellaggio proprio con la località tedesca di Frisinga.
L’Imperatore del Sacro Romano Impero, Ottone I di Sassonia, concesse nel 965 a San Candido l’immunità, ciò significò che la marca divenne “indipendente dall’impero”.
Nel tardo medioevo il territorio di San Candido, nella sua massima estensione territoriale, si estendeva da Monguelfo a occidente fino a Abfaltersbach a oriente, a sud invece arrivava fino al Cadore. Alcune famiglie di agricoltori provenienti da San Candido colonizzarono nel corso del XIII secolo alcune località vicino all’attuale Tolmino in Slovenia. Il re Alberto I d'Asburgo concesse a San Candido il 15 luglio 1303 la marca, quindi il diritto di essere un comune di mercato. Nel 1554 scoppiò un grande incendio che distrusse l’intero paese, dato che la maggior parte delle abitazioni erano costruite in legno.
San Candido divenne italiana dopo la prima guerra mondiale. A San Candido è oggi presente un sacrario militare, nel quale sono presenti i corpi di 228 soldati sia italiani che austro-ungarici morti nel primo conflitto mondiale.
Il movimento turistico legato alla montagna e allo sci partì poco dopo, tra le due guerre mondiali, sulle piste dei Baranci e del monte Elmo.
Una nota opera architettonica di San Candido è il complesso della Collegiata di San Candido, considerato il più importante monumento romanico dell'Alto Adige, che fu costruito a partire dal 1043. La chiesa del convento dei francescani è invece seicentesca.
*Iscrivendoti alla newsletter dichiari di aver letto e accettato le nostre Privacy Policy