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Il no di Ranieri alla Nazionale nasce tra le vigne di Castelnuovo Berardenga

L’ex allenatore della Roma ha maturato la sua scelta nella quiete del Chianti senese, tra abitudini semplici e amicizie storiche. Una decisione presa lontano dai riflettori e nel segno della coerenza.

Andrea Bianchi Sugarelli

12 Giugno 2025, 15:01

Claudio Ranieri nuovo CT della Nazionale? L'ipotesi del doppio ruolo con la Roma e le possibili alternative

Castelnuovo Berardenga è il rifugio di Claudio Ranieri da oltre vent’anni. Lo sapeva bene il nostro Piero Ruffoli, penna fine dei racconti della vecchia Robur dalla serie C alla serie A, che con Ranieri si intratteneva spesso a chiacchiera. 

E’ proprio nel senese, tra le vigne e i sapori tipici della campagna toscana, che l’ex allenatore della Roma ha maturato la sua scelta definitiva: dire no alla proposta di guidare la Nazionale italiana. La notizia, resa nota da La Repubblica, racconta di un Ranieri sereno ma determinato, immerso in una quotidianità lontana dai riflettori.

Il momento decisivo è arrivato lunedì sera. Mentre l’Italia salutava il ciclo di Luciano Spalletti con una vittoria sofferta contro la Moldavia, Ranieri era seduto a cena nel ristorante di Claudio e Carlo, uno dei locali più noti del paese. Nessuna partita in tv, solo lasagna e arrosto girato come menù, e sul tavolo il contratto della Figc pronto per essere firmato. Dopo la cena, passeggiando tra le strade di Castelnuovo, Ranieri ha riflettuto a lungo: la tentazione della panchina azzurra era forte, ma la parola data alla Roma e a Dan Friedkin ha avuto la meglio. Un messaggio a Gravina, presidente della Federcalcio, ha sciolto ogni dubbio: “Scusa presidente, non posso farlo”.

 La casa di Ranieri, il Podere Apparita all’interno della tenuta di Arceno, è da anni il suo buen retiro nei momenti importanti. In questi giorni, l’allenatore ospita come ogni estate i compagni storici del Catanzaro: Massimo Palanca, Fausto Silipo, Giuliano Groppi, Paolo Braca e Alberto Spelta. Tra ricordi, partite del passato e qualche pensiero per gli amici scomparsi, Ranieri si gode le sue abitudini semplici: la spesa, un caffè, quattro chiacchiere in piazza e qualche cena dagli amici. Magari una di queste sere lo troveremo da Mugolone a Siena, il ristorante dell’amico Andrea Causarano, ex medico sociale di Roma, Juventus e Siena.

 In paese Ranieri è una presenza discreta. Da Rocco, l’edicolante, agli avventori del Bar Centrale, tutti lo descrivono come “uno di casa”, amante della cucina della moglie e della tranquillità chiantigiana. Soltanto lunedì si è lasciato vedere fuori, per la cena che ha segnato la svolta. “Speriamo che il nostro menù non sia stato decisivo per il suo no alla Nazionale”, scherzano i titolari del ristorante con Repubblica. Ma qui, tra le colline del Chianti, Ranieri ha scelto ancora una volta a modo suo: con calma, lontano dalla confusione, fedele alle sue passioni e ai suoi valori.

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