Calcio
De Bruyne, colpo dell'anno in Serie A
E' suonato ieri alle 20 il gong del mercato. Stop alle trattative, chi si è visto si è visto. La chiusura del calciomercato estivo restituisce una geografia del calcio di A molto diversa rispetto allo scorso anno, con rapporti di forza particolari e imprevisti, ma che come sempre, possono variare in un attimo. Il calcio, si sa, viaggia alla velocità della luce. Vediamo la situazione squadra per squadra, classificando i club in fasce in base al mercato e alle rose.
Scudetto: Napoli e Inter
La regina del mercato è senza dubbio il Napoli. Campione in carica, ha tenuto in panchina Antonio Conte nonostante le tensioni e la corte juventina, e lo ha soddisfatto con un mercato altisonante: De Bruyne il colpo da novanta, poi Beukeuma a sigillare la difesa, e Gutierrez sulle fasce. L'unica nota stonata è l'infortunio di Lukaku ma l'acquisto di Hojlund, con Lucca dietro le spalle, dovrebbe dare le adeguate garanzie. Noa Lang tutto da scoprire, Savic è un lusso come secondo portiere. Conte dovrà essere abile a gestire il doppio impegno ma resta di certo il favorito.
Hojlund è chiamato a sostituire Lukaku
L'Inter è reduce dalle scorie della batosta della finale di Champions ma resta forte e competitiva, nonchè espertissima. Marotta è stato bravo a non smantellare il gruppo e a tenere tutti i big - da Bastoni, fino a Barella e Lautaro - puntellando la rosa dove necessitava, ed ecco Sucic e Diouf nel mezzo, e Bonny a dare fiato a Martinez e Thuram. Curiosità intorno a Luis Henrique, due le zone d'ombra: l'esperienza ad alti livelli di Chivu e la tenuta di una difesa dove Acerbi e De Vrij hanno un anno in più, Bisseck non convince e Pavard è andato via. Al suo posto arriva un Akanji che negli ultimi anni ha patito alcuni problemi fisici ma se sta bene è un top.
Bonny è l'acquisto principale in casa Inter in attacco
Terzo-quarto posto
Dietro Napoli e Inter al momento si collocano Juventus e Milan. I bianconeri, nonostante le ormai continue difficoltà di bilancio, sono riusciti a mantenere un organico competitivo, rinforzando ulteriormente l'attacco: dentro David, Openda e Zhegrova, che si affiancano a Yildiz e Coinceicao e Vlahovic, il quale sembra rinfrancato. La difesa appare più solida col ritorno di Bremer, i rebus restano a centrocampo e sulle fasce. In mezzo manca qualcosa accanto a Thuram, se Koopmeiners dimostrerà di essere il giocatore visto a Bergamo il livello si può alzare.
Openda, colpaccio Juve in attacco all'ultima curva
Il Milan ha vissuto un'autentica rivoluzione sul mercato. Via 3/4 della rosa dell'anno scorso, Allegri sta modellando un 352 molto solido con giocatori potenti e muscolari e veloci contropedisti. Gente come Rabiot, Fofana, Loftus Cheek e Modric in mezzo e Pulisic e Leao davanti in tal senso sono garanzie, quel che non convince è la difesa, che dovrà registrarsi per arrivare in fondo. E forse manca anche un nove di affidamento, se il Gimenez visto finora non cambierà marcia. Ma Nkunku, arrivato dal Chelsea può fare la differenza e senza coppe c'è tempo per lavorare.
Rabiot torna in A nel Milan e ritrova Allegri
Zona Champions/Europa League
Un lotto abbastanza e omogeneo, che comprende Roma, Atalanta, Lazio e Fiorentina. La Roma di Gasperini è tutta da scoprire, non ha fatto cambiamenti radicali sul mercato, sopratutto davanti, e punta molto, oltre che su Soule, sulle novità Bailey e Ferguson. Wesley può essere la sorpresa, e in coppia con Angelino, funzionale al gioco gasperiniano, in difesa il nuovo allenatore punta molto su Hermoso, reduce da un anno negativo. I maggiori nei sono a centrocampo (Pellegrini sembra ormai fuori dal progetto) e sulla tenuta ambientale in caso di rovesci. L'Atalanta appare meno temibile quest'anno: Juric arriva da un annus horribilis e vorrà far ricredere tutti, e senza i goleador Lookman e Retegui l'attacco è da resettare con Krstovic e uno Scamacca reduce da un anno di stop. In difesa la coperta è corta ma l'impianto resta collaudato. Fiorentina variabile impazzita: Pioli è allenatore di esperienza e bravura, la rosa è stata arricchita di elementi di qualità - Dzeko e Piccoli davanti, Caviglia e Sohm a centrocampo - e gente come Dodo, Kean e Mandragora è rimasta. Ci sono tutti gli ingredienti per una stagione da protagonisti. La Lazio è ingiudicabile: non ha fatto mercato per problemi di indice di liquidità e salvo il rientro di Cancellieri è la stessa rosa di un anno fa, pregi e difetti. Con la differenza di un Sarri in panchina che può comunque fare molto bene.
Dzeko è l'arma in più nella Fiorentina di Pioli
Zona Conference
Qui vediamo Como e Bologna. La squadra di Fabregas, dopo una prima brillante salvezza ha alzato il tiro sul mercato ed ecco dentro giovani di livello internazionale come Kuhn, Rodriguez, Baturina, mixati a elementi esperti quali Morata e Diogo Carlos. Importante la permanenza di Perrone: ci sono i presupposti per un ulteriore step in avanti. Anche il Bologna, vincitore della Coppa Italia, può stupire, anche se qualcosa sarà da verificare: la difesa intanto, orfana di Beukeuma e con un Lucumi finora distratto, e la tenuta fisica dei rientranti Immobile e Bernardeschi. Ndoye è una perdita pesante, Rowe però può sorprendere.
Ciro Immobile se sta bene può fare la fortuna del Bologna
Metà classifica
Qui possiamo inserire Torino, Udinese, Cremonese, Sassuolo e Genoa. Il Toro si è mosso molto sul mercato e ha in Baroni un allenatore di qualità. L'attacco è fornito (Simeone, Adams, Ngonge) e a centrocampo è arrivato Asslani. Forse manca qualcosa in difesa ma la rosa per un campionato finalmente di livello c'è tutta. Non mancherà la pressione. Lanciata anche l'Udinese, che però ha perso Lucca e Thauvin. Centrocampo tutto nuovo ma interessante e con potenziale, Zaniolo può rilanciarsi e farebbe la differenza se torna quello di Roma. Il Sassuolo neopromosso esce dal mercato con una rosa da salvezza tranquilla e punta sull'esperienza e l'usato sicuro: Berardi, Pinamonti, Laurentie è un trio di sicuro affidamento, oltre a loro la solidità di Matic in mezzo e di Idzes in difesa. Anche il Genoa, squadra alla mano, non dovrebbe avere problemi: rosa bilanciata con qualità e quantità, anche se alcuni elementi andranno verificati, sopratutto sulla trequarti. La sorpresa assoluta può essere la Cremonese: due vittorie su due e mercato di livello, con la ciliegina sulla torta Jamie Vardy e tanti acquisti logici e funzionali. Nicola ha tutto per una salvezza meno sofferta rispetto alle tante già centrate.
Jamie Vardy, colpo da 90 della neopromossa Cremonese
Zona salvezza
Qui transiteranno, rose alla carta, Cagliari, Parma, Pisa, Verona e Lecce. Gli isolani hanno perso Piccoli sostituendolo con Belotti, che però da alcuni anni non sembra il bomber di Torino, ma aggiungono Folorunsho e Sebastiano Esposito. Da valutare l'impatto dell'esordiente mister Pisacane. Il Parma ha venduto molto sul mercato, e reinvestito per giocatori tutti da vedere, a partire da Sorensen e Troilo. Oristanio e Cutrone le sicurezze ma ci sarà da soffrire, vista anche l'inesperienza del giovanissimo Cuesta in panchina. L'Hellas come al solito ha smembrato e ricostruito la squadra e propone tante incognite: Gift Orban davanti può essere la sorpresa, pesante l'infortunio a Suslov, anche qui ci sarà da sudare. Il Lecce ha mantenuto l'intelaiatura della scorsa stagione ma riparte da zero davanti sperando che il neo acquisto Stulic ripeta la parabola di Krstovic. Di Francesco, dopo due retrocessioni di fila, deve invertire il trend. Il Pisa infine: mercato coraggioso e frizzante - Cuadrado, Nzola, Albiol, Stengs - ma anche tanti giovani inesperti, la bravura di Gilardino dovrà fare la differenza.
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