L'intervista
Chiappinelli, vanto tutto senese
Da un villaggio in Etiopia ai trionfi internazionali: Yohanes Chiappinelli è un autentico vanto per Siena e per il mondo dello sport. Classe 1997, adottato a 7 anni da una famiglia senese e cresciuto nella città del Palio – è contradaiolo del Bruco - è uno dei maratoneti più forti d’Italia e d’Europa. Un percorso di vita e di sport incredibile, partito tra le difficoltà della vita in un villaggio ad Addis Abeba fino alle prime corse al campo scuola a Siena dove non sono sfuggite qualità sopra la media rispetto agli altri ragazzi. La carriera di Chiappinelli è già ricca di risultati importanti: in ultimo il sesto posto ai mondiali di Tokyo con un tempo di 2h 10’ 15”. Ma c’è la ferma volontà di arrivare ancora più in alto, lavorando in silenzio.
I risultati raggiunti
Nel 2012 ha conquistato il titolo italiano cadetti nei 2000 metri piani, stabilendo il record nazionale di categoria con 5’ 29”15, e ha vinto anche la corsa campestre nazionale. Nei due anni successivi, ha ottenuto tre titoli italiani allievi: nei 3000 metri piani (2013), nei 2000 metri siepi e nella corsa campestre (2014). Nel 2014, ai Mondiali juniores di Eugene, ha chiuso sesto nei 3000 metri siepi, stabilendo il record italiano allievi con 8’43”18. Nel 2015 ha vinto l’oro nei 3000 metri siepi agli Europei juniores di Eskilstuna con il tempo di 8’47”58, confermandosi come promessa assoluta. Due anni dopo, nel 2017, ha conquistato la medaglia d’oro agli Europei under 23 di Bydgoszcz con 8’34”33, dimostrando una crescita costante. Nel 2018 ha ottenuto il bronzo agli Europei assoluti di Berlino con 8’35”81, risultato che ha consacrato il suo ingresso tra i migliori siepisti europei. Dopo aver gareggiato ai Mondiali di Londra (2017) e Doha (2019), Chiappinelli ha intrapreso la transizione verso le corse su strada. Nel 2023 ha debuttato in maratona ai Mondiali di Budapest, chiudendo 11esimo con 2h11’12”. Il primo dicembre 2024 ha stabilito il nuovo primato italiano della maratona con 2h05’24” a Valencia, risultato che lo ha posizionato tra i migliori maratoneti europei. Chiappinelli ha ottenuto importanti risultati anche in mezza maratona e gare su strada. Nel 2024 ha vinto la medaglia d’oro con la staffetta italiana agli Europei di Roma, con un tempo complessivo di 3h03’33”. Nel 2025 ha conquistato il bronzo nella staffetta agli Europei su strada di Bruxelles e Lovanio. Tra i suoi successi individuali, spicca l’oro alla Venicemarathon 10K nel 2019 con 33’32”. Ha vinto numerosi titoli italiani, tra cui l’oro nei 3000 metri siepi juniores (2015), l’oro in corsa campestre (2018) e l’argento nei 10 km su strada (2024).
Dove nascono le imprese
La svolta, ci racconta Yohanes, carabiniere scelto tesserato dal 2016 per il Gruppo Sportivo dell’Arma, è giunta nel 2023, quando si è affidato a Giuseppe Giambrone, che ha sostituito Maurizio Cito, con cui i rapporti si sono incrinati, ha raccontato lo sportivo, dopo la mancata qualificazione nei 3000 siepi alle Olimpiadi. Il suo quartier generale è da anni il Tuscany Camp a San Rocco a Pilli, autentico paradiso per gli sportivi: una struttura dotata di ogni comfort e mezzo per permettere agli atleti di dare il loro meglio. E’ qui che nascono le imprese dell’atleta senese.
Sesto posto al Mondiale: una grande emozione.
"E’ stata una bellissima gara, molto difficile da interpretare, con un fattore non di poco conto, l’umidità. Mi sono divertito, sono arrivato preparato nel migliore dei modi, grazie a Giambrone, avevo studiato ogni minimo dettaglio. La preparazione è iniziata a giugno, sul monte Amiata, e poi a Saint Moritz in quota e infine a San Rocco a Pilli, al Tuscany Camp. Sono soddisfatto dello step fatto anche se dentro di me speravo nella medaglia. Un risultato comunque prestigioso, ma non devo mai accontentarmi”.
Quali sono i prossimi impegni ed obiettivi?
"A breve ci saranno gli Europei in Portogallo di corsa campestre. Punto a migliorare gli score del 2022, quando giunsi ottavo e arrivammo secondi a squadre. Poi nel 2026 dovrei partecipare a due maratone, una ad aprile e un’altra ad agosto".
Quanto è importante lavorare al Tuscany Camp?
"E’ un luogo ideale per chi vuole fare atletica, è tutto a portata di mano. C’è la palestra, un’equipe di medici, abbiamo quel che è necessario per performare nel migliore dei modi. Il gruppo è forte e vogliamo fare sempre meglio".
Il rapporto con il suo allenatore Giambrone è solido.
"Con lui posso dialogare, capisce le mie esigenze. Posso dire che da quando è diventato il mio allenatore c’è stato un passaggio di svolta per la mia carriera, col precedente coach ormai avevo pochi stimoli".
Facciamo un passo indietro: come è nata la passione per questo sport?
"Avevo 7-8 anni, e partecipavo a un campo solare al campo scuola a Siena. Lì c’erano degli allenatori che mi notarono, vedevano che correvo più forte degli altri e mi proposero di provare. Al tempo però l’atletica non mi interessava, praticavo nuoto, che poi lasciai. Passai al basket ma dopo altri 2-3 mesi mi stufai e parlando con i miei genitori presi la decisione di provare atletica, sapendo che ero portato".
Il campo scuola per lei è il luogo del cuore?
"E’ come una seconda casa. Ogni volta per me andare lì era una gioia, mi divertivo tantissimo, era un vero paradiso per me. E’ dove mi sono specializzato nel mezzo fondo e nella maratona".
*Iscrivendoti alla newsletter dichiari di aver letto e accettato le nostre Privacy Policy