Calcio
Enrico Zanoni
Per la Robur inizia un periodo di fuoco. Domenica i bianconeri, sul campo del Sansepolcro, giocheranno la prima delle due trasferte consecutive che chiuderanno il mese di ottobre. La squadra di mister Bellazzini la settimana successiva sarà attesa dal Ghiviborgo, compagine allenata nella passata stagione proprio dal tecnico del Siena. Queste due trasferte saranno un primo banco di prova per la conferma del primo posto in classifica, al momento occupato in coabitazione con il Grosseto.
Dopodiché la Robur sarà attesa da un mese di novembre pieno di scontri diretti. Prima al Franchi arriverà il Prato (2 novembre), poi la trasferta a Foligno (9 novembre), la sfida in casa con il San Donato Tavernelle (16 novembre) seguita dal big match allo Zecchini di Grosseto contro i maremmani (23 novembre). Tutte gare che saranno giocate contro le avversarie più ambiziose del girone, che daranno un'importante indicazione su quello che è il valore della Robur in questa stagione. Chiaramente è presto per pensare alla sfida di Grosseto che si giocherà tra più di un mese, ma ci deve essere la consapevolezza che una buona parte del destino della squadra sarà scritta nelle prossime sei partite. Il grande avvio di queste prime sette giornate deve essere completato con una parte centrale di girone d’andata altrettanto brillante, un passo alla volta.
“Ci stiamo preparando come sempre – spiega Zanoni –, cerchiamo di fare al meglio partita per partita. Sappiamo che il fattore campo è importante per noi che siamo il Siena, questa tifoseria però ce la ritroviamo anche in trasferta e questo ci fa pesare meno il fatto di giocare come squadra ospite. Adesso pensiamo al Sansepolcro poi al Ghiviborgo, poi inizierà un mese pieno di partite decisive. Le dimensioni del campo in trasferta? Non giocano a nostro favore, ci è stato detto che è un po’ po’ piccolo, come a Scandicci, dove la partita è stata più bloccata anche per il fattore campo. Ci aspettiamo una gara tosta come lo sono state queste prime sette gare. Ci aspettiamo una squadra compatta e aggressiva, bisogna pensare partita per partita, analizzeremo l’avversario.”
Al di là dei risultati, il Siena fin qui ha sempre imposto il suo gioco: “Non c’è nessuna squadra che ci ha messo sotto – spiega Zanoni –, però domenica il fatto di non essere stati brillanti nella prima mezzora si è visto. È stata una sfida un po’ caotica, loro sono stati molto aggressivi. Miglior difesa? È motivo di orgoglio, ma siamo una squadra che inizia a difendere dall’attaccante, quindi dobbiamo essere tutti contenti. Come Michielan imposta con i piedi e sembra un centrocampista, anche Giannetti e Menghi sono i primi difensori.”
Zanoni si sta affermando come uno dei pilastri di questa squadra: “Sono uno dei più esperti – spiega il difensore –, a 26 anni si inizia ad avere una certa esperienza. I giovani sono i 2006 e i 2007, l’obiettivo di quelli più grandi è di fare da chioccia per introdurli al mondo del calcio, cercando di farli stare tranquilli. È un ruolo che ha delle responsabilità e me lo devo assumere. Sento la fiducia di tutto l’ambiente.”
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