Calcio serie D
Il Siena si salva solo all’ultimo respiro, aggrappandosi con le unghie a un pareggio che, per come si stavano mettendo le cose, sa di scampato pericolo. Sul campo di un Ghiviborgo organizzato, coriaceo e capace di imbrigliare i bianconeri per quasi tutto l’incontro, la squadra di Bellazzini ha mostrato il suo volto meno brillante della stagione. Il punto arrivato in extremis, frutto di un autogol sul cross di Noccioli, serve al morale, ma non cancella una prestazione opaca.
La Robur, reduce da quattro vittorie consecutive, arriva con l’obbligo di confermarsi, ma il campo racconta un’altra storia: costruzione dal basso troppo leziosa, errori tecnici in serie e un centrocampo incapace di dare ritmo. Quando Michielan, nel tentativo di impostare, serve un assist involontario a Citarella, il Ghiviborgo passa in vantaggio. Da lì in poi, la gara si trasforma in una salita ripida, con gli uomini di Ingenito che chiudono ogni varco e non concedono spazi. Nella ripresa, Bellazzini prova a cambiare volto alla squadra con gli ingressi di Vari e Nardi, ma la manovra resta prevedibile. Solo nei minuti finali il Siena riesce ad alzare i giri, spinto più dalla disperazione che da un piano di gioco lucido. E quando tutto sembra perduto, arriva la mischia finale: cross di Noccioli, deviazione sporca di Signorini e pallone che beffa Butano. È 1-1, e il triplice fischio arriva come una liberazione.
A fine gara Bellazzini parla di “punto pesante”, riconoscendo però la scarsa fluidità della sua squadra: "Abbiamo sbagliato troppo, ma la reazione nel finale dimostra che il gruppo ha carattere". Il Siena porta a casa un pareggio che ricorda quanto ogni partita in serie D sia una battaglia. Il campionato è lungo, la vetta ora è solo a 2 lunghezze.
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