Ancora una vittoria per il Costone

Il Costone si prende la nona vittoria stagionale con la naturalezza di chi ha ormai costruito un’identità solida, soprattutto tra le mura del PalaOrlandi (71-59). Contro un Don Bosco Crocetta decimato ma tutt’altro che arrendevole, i gialloverdi confermano che il loro primato non è frutto di coincidenze ma il risultato di una continuità mentale che, più ancora delle fiammate dei singoli, sta diventando il marchio della squadra di Belletti.

Il merito dei torinesi è quello di aver costretto i locali a restare lucidi, provando ogni volta a riaprire un divario che il Costone ha mantenuto grazie alla capacità di gestire i momenti caldi. Non è stata una gara scintillante, né un dominio tecnico assoluto, bensì una sfida sporca, fisica, fatta di strappi e risposte immediate, nella quale ogni volta che gli ospiti intravedevano un varco, i senesi rimettevano ordine con un tiro pesante o una scelta difensiva oculata. La differenza, alla fine, l’hanno fatta le certezze. Quelle di un gruppo che, anche nelle rotazioni accorciate dall’assenza di Paoli, ha trovato alternative credibili, senza tradire la propria identità. Il contributo diffuso, la leadership silenziosa di Nasello, la capacità di Masciarelli di accendersi nei momenti giusti: sono questi gli elementi che hanno impedito alla partita di scivolare verso l’incertezza.

Crocetta, al contrario, ha pagato la mancanza di profondità. Ha avuto energia, volontà, qualche lampo individuale, ma non abbastanza per sostenere l’urto di un avversario più completo e più abituato a gestire il peso delle proprie ambizioni.