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Sanità

Un caso di dengue in provincia di Siena: una persona è ricoverata in ospedale. Si attiva l'Asl, la situazione

L’area interessata sarà oggetto di due disinfestazioni adulticide consecutive

Caterina Iannaci

27 Agosto 2025, 19:42

Dengue

Caso di Dengue in Valdelsa

Un caso di Dengue nel comune di Colle di Val d'Elsa, in un’area ben identificata e limitata nell’abitato di Gracciano: a darne notizia è l’Amministrazione comunale del paese valdelsano. La persona, presa in carico dai sanitari, è attualmente ricoverata all’ospedale Le Scotte. Il Comune, in accordo con la Asl, ha attivato immediatamente la procedura di prevenzione prevista in questi casi. Già da stasera nell’area identificata e per un raggio di 200 metri, secondo quanto previsto dal protocollo, tutte le famiglie verranno singolarmente informate dai vigili sanitari sulle raccomandazioni da tenere.

L’area interessata sarà oggetto di due disinfestazioni adulticide consecutive, la prima domani giovedì 28 agosto e una successiva venerdì 29 agosto, entrambe a partire dalle ore sei del mattino e fino a fine intervento. Sono inoltre stati affissi degli avvisi informativi pubblici per i residenti con le raccomandazioni da seguire. Si informano, infine, i cittadini che in queste ore personale sanitario autorizzato effettuerà dei sopralluoghi a scopo preventivo nell’area interessata. 

Punture di zanzara e Dengue, i consigli

Per proteggersi dalle punture è importante indossare abiti chiari e coprenti quando si sta all’aperto, applicare repellenti cutanei seguendo attentamente le indicazioni dei prodotti (in particolare per quanto riguarda i bambini e le donne in gravidanza), soggiornare in ambienti protetti da zanzariere o dotati di aria condizionata, utilizzare se necessario diffusori elettrici di insetticidi o spray a base di piretro, avendo cura di aerare i locali prima di soggiornarvi. Allo stesso tempo, ogni cittadino può contribuire in modo concreto alla riduzione della presenza di zanzare seguendo alcuni comportamenti fondamentali. Non bisogna abbandonare oggetti o contenitori nei quali possa raccogliersi l’acqua piovana, come copertoni, bottiglie, bidoni, sottovasi, buste o teli di nylon. Le vasche e i bidoni per l’irrigazione degli orti andrebbero svuotati almeno una volta alla settimana oppure chiusi ermeticamente con coperchi o zanzariere. È preferibile non usare i sottovasi, ma se proprio necessari occorre evitare il ristagno d’acqua svuotandoli ogni settimana o inserendo nell’acqua filamenti di rame, che hanno un effetto tossico sulle larve.

Un ulteriore aiuto può venire dall’introduzione nelle fontane o nei laghetti di piccoli pesci rossi, che si nutrono delle larve di zanzara. È bene provvedere alla pulizia dei tombini per la raccolta delle acque piovane in giardini e cortili, evitando i ristagni, oppure, laddove ciò non sia possibile, utilizzare prodotti antilarvali biologici a base di Bacillus Thuringiensis, disponibili presso ditte specializzate. È fondamentale anche mantenere pulite le grondaie, rimuovendo foglie e detriti che possono ostruire il deflusso dell’acqua e favorire ristagni.

Si raccomanda inoltre di non abbandonare rifiuti, specialmente quelli ingombranti, che possono raccogliere acqua piovana e diventare potenziali focolai larvali. È possibile utilizzare gli appositi punti di raccolta oppure servirsi del servizio gratuito di ritiro a domicilio messo a disposizione da Sei Toscana, contattando il numero verde 800127484. Ai gestori di depositi di pneumatici per attività di riparazione, rigenerazione o vendita, si ricorda infine di svuotare l’acqua raccolta nei copertoni e stoccarli al coperto oppure, se all’aperto, di proteggerli con teli impermeabili.

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