L'incontro
Treni, si mobilitano Toscana del sud e l'Umbria
Svolta importante per le problematiche legate ai trasporti ferroviari nella Val di Chiana senese. Dopo che un mese e mezzo fa c’era stato un appello lanciato dai sindaci di un’area compresa tra il sud della Toscana, tra cui rientra Chiusi, l’Umbria e l’alto Lazio, proprio per segnalare i disagi verso cui vanno i cittadini sul tratto che va da Roma a Siena, giovedì scorso c’è stato un incontro, da remoto, convocato dagli assessori regionali ai Trasporti di Umbria, Toscana e Lazio con i rappresentanti di Rfi e Trenitalia e primi cittadini interessati. Un primo colloquio che ha messo le basi per la risoluzione delle criticità.
“Grazie alla nostra mobilitazione – spiega il sindaco di Chiusi Gianluca Sonnini -, siamo riusciti a mettere insieme le tre Regioni, con i relativi assessori ai trasporti. L’Art, l’autorità nazionale che segue i trasporti, ha emanato una norma secondo cui dal 1 gennaio 2026 tutti i treni con velocità inferiore ai 200 km/h non possono andare in direttissima, escludendo quindi i treni regionali. Abbiamo chiesto una proroga che permette di avere i regionali sulla linea veloce, in attesa della consegna dei treni ordinati dalle Regioni che possono arrivare a 200 km/h. La proroga potrebbe essere una soluzione di medio termine che permetterebbe di recuperare un po’ di treni sulla linea direttissima”.
Il problema principale però, per i pendolari e non solo, riguarda l’intercity 598, che da qualche tempo ha aumentato i tempi di percorrenza a causa di una serie di lavori: “Trenitalia è interessata da 1200 cantinieri in tutta Italia - spiega Sonnini -, sia di manutenzione ordinaria che straordinaria. Per cui comprendiamo benissimo quelle che sono le difficoltà. Ma ogni qual volta ci sono degli interventi di manutenzione i treni che vengono penalizzati sono quelli dei pendolari o dei turisti. Se per i regionali una soluzione c’è, per l’intercity 598 il problema persiste, la situazione è più complessa. Ma c’è comunque un impegno da parte di Rfi che possa permettere anche al treno di tornare in direttissima”.
La speranza è che possa esserci un nuovo incontro entro il 30 luglio: “Ma in ogni caso - prosegue Sonnini - per settembre dovrebbe esserci la possibilità che vada in direttissima anche il 598. Le tre Regioni devono parlare tra di loro in prospettiva, per migliorare il modello del servizio, in modo tale che diventi interregionale. Il fatto che ora le regioni dialoghino in modo più diretto è un elemento che va sottolineato”.
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