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La vertenza

Azienda Capaccioli di Sinalunga, torna il sereno: c'è la tredicesima

Trovata l'intesa per i 43 lavoratori, gli stipendi arretrati saranno pagati con la cassa integrazione. Miniero: “Ora si vede un po’ di luce”

Vincenzo Battaglia

19 Dicembre 2025, 11:09

Capaccioli Sinalunga

Presidio dei lavoratori della Capaccioli

Uno spiraglio più che positivo per la vertenza Capaccioli. Ieri si è svolto il tanto atteso tavolo regionale per affrontare la vicenda dell’azienda di Sinalunga, che da qualche mese sta attraversando un periodo di crisi ed ha qualche mese di stipendi arretrati. Una situazione non semplice e che riguarda da vicino la stabilità economica e sociale di tutto il Comune della Valdichiana. Sono però arrivate delle buone notizie per i quarantatré lavoratori impiegati nello stabilimento. “La cassa integrazione ordinaria – afferma Daniela Miniero, segretaria della Fiom Cgil - è stata accettata dall’Inps lo scorso 12 dicembre e andrà a coprire i mesi di ottobre, novembre e dicembre. Per la tredicesima l’azienda ha riconosciuto un pagamento per un importo massimo di 1.500 euro. Quindi chi ha una tredicesima che supera questo importo riceverà comunque a dicembre fino a 1.500 euro, mentre l’eventuale differenza sarà poi saldata nel 2026”.

In vista dell’anno nuovo, inoltre, dovrebbero arrivare altre tutele sociali per i lavoratori, che potrebbero dare respiro all’intera vertenza: “Dal 1 gennaio – racconta Miniero - l’azienda ha già fatto richiesta per aprire un contratto di solidarietà per tutto l’anno 2026, che è un ammortizzatore sociale che, rispetto alla cassa integrazione ordinaria, ci dà un arco temporale un po' più lungo. Con questi strumenti messi in atto ci si augura di arrivare a vedere la luce e che questa azienda possa superare questo momento di crisi”.

La Camera di Commercio, nel frattempo, ha nominato un esperto esterno, che si occuperà della ristrutturazione aziendale, un passo importante per la Capaccioli verso la risoluzione di ogni problematica: “Abbiamo già riconvocato un tavolo a gennaio per fare un ulteriore punto della situazione – prosegue Miniero -. Per quella data sicuramente sarà presentato un piano di rilancio più dettagliato e puntuale. In questo piano di rilancio ovviamente ci saranno anche tutte le indicazioni rispetto al pagamento delle spettanze arretrate nei confronti dei lavoratori”. Intanto l’azienda fa sapere che quanto avvenuto in regione “è frutto di un clima di fiducia e collaborazione seppur su fronti diversi dello stesso problema”.

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