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Edilizia a Siena, Marchettini: "Numeri record per le imprese nel 2023 ma timori per il futuro"

Giannetto Marchettini Giannetto Marchettini (presidente Ance Siena)

Sulle 700 imprese attive nel territorio della provincia di Siena nel settore edile circa 500 hanno beneficiato del Superbonus 110%. Un incentivo che è stato decisamente importante in tutta Italia per il settore, e che ha prodotto buonissimi risultati anche nel Senese. La conferma arriva direttamente dalle parole del presidente di Ance e della Cassa Edile di Siena, Giannetto Marchettini, che fornisce alcuni numeri significativi: "Siamo arrivati nella provincia di Siena a 2.700 lavoratori nel settore, con dati della Cassa Edile ? dichiara. ? Nel 2019, prima del Superbonus, i lavoratori nel settore erano circa 1.900. La crescita è stata quindi rilevante, di circa 800 lavoratori in quattro anni".
Tante, come scritto, sono le aziende che hanno lavorato usufruendo dell'incentivo governativo. E restando ai risultati raggiunti Marchettini cita un altro dato molto importante e significativo: "Nel 2023 le imprese edili del territorio della provincia di Siena raggiungeranno un numero delle ore lavorate che non veniva toccato da ben dodici anni. Avremo un +6% di ore lavorate rispetto al 2022 e torneremo a dati che non raggiungevamo dal 2010 e dal 2011. Questo è per noi un importante risultato". Il settore edile, quindi, finalmente è tornato a vivere un periodo roseo. Tuttavia ci sono preoccupazioni per quel che potrà succedere il prossimo anno, il timore è che questi dati buoni e positivi possano diminuire quando il Superbonus non sarà più a disposizione delle imprese. Per questo motivo da Ance viene chiesta una proroga per quei lavori già avviati e che devono essere portati a compimento.
Marchettini auspica anche la possibilità di prevedere nuovi incentivi in futuro per le aziende del settore. Queste le sue parole: "Nella nostra provincia tanti lavori sono stati avviati grazie al Superbonus, abbiamo visto molti interventi realizzati e numerose abitazioni che sono state sistemate. Alcuni di questi lavori devono comunque essere terminati, anche perché le imprese continuano ad avere difficoltà nell'accesso al credito. Noi chiediamo la realizzazione di una proroga solamente per poter terminare le operazioni che sono già state avviate. Siamo poi preoccupati per ciò che potrebbe accadere in futuro, temiamo nubi all'orizzonte. Non vogliamo una legge indiscriminata, crediamo però che buone idee potrebbero essere nuovi incentivi per la messa a norma antisismica degli edifici oppure la possibilità di dare vita a ecobonus per persone con redditi bassi o per interventi di adeguamento sugli edifici più vecchi".
La richiesta della proroga del Superbonus per i lavori già avviati viene presentata al governo nazionale del premier Giorgia Meloni in un documento che è stato sottoscritto con le altre sigle della filiera delle costruzioni Agci produzione e lavoro, Anaepa Confartigianato, Claai, Cna costruzioni, Confapi Aniem, Confcooperative lavoro e servizi, Federcostruzioni, Fiae Casartigiani, Legacoop produzione e servizi, Rete professioni tecniche, Fillea Cgil, Filca Cisl, Feneal Uil.
Il presidente di Ance Siena Giannetto Marchettini parla della situazione attuale e spiega i benefici che deriverebbero da una proroga del Superbonus: "È assolutamente necessario individuare una rapida soluzione per i molti cantieri che, anche nella nostra provincia, per l'imminente scadenza al 31 dicembre degli interventi sui condomini con il Superbonus, non riusciranno a terminare i lavori in tempo utile. Condividiamo la necessità di chiudere la stagione del 110% e di aprire una riflessione seria sul futuro dell'efficientamento degli edifici, in particolare per le famiglie meno abbienti, ma oggi è indispensabile recuperare i ritardi accumulati. Occorre assolutamente una proroga che, con una conclusione ordinata della misura, eviti la perdita improvvisa di posti di lavoro causata dall'interruzione di tanti cantieri per l'insorgere di un enorme contenzioso tra condomini e imprese. È altrettanto indispensabile evitare la corsa forsennata già in atto per finire i lavori, con conseguente rischio sia per la sicurezza dei lavoratori coinvolti che per la qualità degli interventi eseguiti. Senza trascurare le grandi difficoltà delle imprese costrette a districarsi nel caos normativo e applicativo dello strumento".
"Una proroga limitata per i soli interventi che dimostrino un concreto avanzamento del cantiere - conclude Marchettini - potrebbe risolvere questi problemi. Avrebbe un costo contenuto per le casse dello Stato, di gran lunga inferiore a quello del caos sociale e economico che si determinerebbe lasciando invariata la scadenza a dicembre. La legge di bilancio deve offrire una soluzione concreta a un problema che riguarda i lavoratori, le famiglie e le imprese che in buona fede hanno avviato i lavori e ora rischiano di trovarsi in gravi difficoltà".

Gennaro Groppa è nato a Siena il 9 gennaio 1982. Laureato nel 2006 all'Università degli studi di Siena, nel corso di Scienze della comunicazione della facoltà di Lettere. Nella formazione universit...