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Caos rifiuti a Siena, il problema dei cassonetti è una vergogna per la città

Cassonetti in viale Vittorio Emanuele

E' vero che la nuova giunta a Siena si è insediata da poco più di un mese, ma tanto basta per iniziare le lagnanze, doverose se si tiene conto del degrado in cui la città è caduta in questi ultimi cinque anni. Problemi urgenti a cui va posto urgente rimedio. Primo fra tutti il nodo spazzatura che riguarda direttamente Sei Toscana, la società che gestisce il settore rifiuti, ma che l'amministrazione comunale non può tollerare, men che meno i cittadini. Tralasciando le criticità della raccolta porta a porta nel centro, ogni estate, e questa in particolare, mette in risalto il problema dei cassonetti: bidoni malconci, quasi tutti scassinati e con vistose ammaccature, ma soprattutto maleodoranti perché non vengono mai lavati.
Quelli situati nelle strade a ridosso delle mura sono una vergogna. Roba da terzo mondo. Quando ci si passa accanto, e anche più in là, sprigionano un tanfo da voltastomaco, e oltrettutto il più delle volte sono collocati nei pressi di esercizi commerciali dediti alla ristorazione. Prendiamo ad esempio la "flotta" di viale Vittorio Emanuele, così vicina a un chiosco che vende gelato e a una pasticceria storica e molto amata. Leccare un cono al cioccolato senza darsela a gambe, specie sottovento, diventa un'impresa che solo chi è forte di stomaco può affrontare. Per non parlare poi di altre batterie di lamiera puzzolenti situate nei pressi di bar e ristoranti dotati di tavoli all'aperto. Oltretutto i cassonetti non sono vecchi, ma inadeguati di sicuro. Una scelta scellerata quella di Sei Toscana per Siena, con serramenti a tessera che nella maggior parte dei casi non hanno mai funzionato o sono stati volutamente sbloccati. Mentre il bidone per l'indifferenziato con il suo stretto cilindro fa tribolare i volonterosi della differenziata e spinge gli utenti più cialtroni ad abbandonare sacchi e sporcizia fuori dal bussolotto. E' vero, dobbiamo fare i conti anche con l'inciviltà dei cittadini, per i quali munirsi della tessera si è rivelato un peso troppo gravoso, ma di sicuro il problema spazzatura va affrontato di nuovo anche nella nostra città.
La stessa Sei Toscana a Follonica, dopo una polemica forsennata dei proprietari delle seconde case contro una Tari assolutamente gravosa e non direttamente proporzionale al servizio, ha provveduto a collocare cassonetti in ferro robusto, nuovi di zecca, con ampia apertura e un discreto contenimento del cattivo odore. Almeno per ora. Speriamo che l'acquisto venga esteso anche a Siena, e comunque che l'assessore al decoro urbano metta mano, come promesso, a un vero e proprio restyling di questa periferia malconcia e poco accogliente.