E' alle battute conclusive la controversia giudiziaria in sede civile tra Comune di Siena e Banca Monte dei Paschi per il caso derivati.
L'ultimo passaggio in aula risale al 7 agosto, quando si è svolta l'udienza di precisazione delle conclusioni e, dunque, la causa è passata in decisione.
Chiusa l'istruttoria del procedimento si attende la decisione del giudice, che interverrà a meno che non venga trovata in extremis una composizione tra le parti.
Come si ricorderà, l'azione giudiziaria fu avviata dal Comune di Siena nel 2021, per ottenere il reintegro e risarcimento di un presunto danno economico e finanziario subito dall'ente a seguito della stipula di un contratto relativo ad operazioni in derivati.
Una richiesta danni che due anni fa, stando alle stime, si aggirava intorno ai 9 milioni di euro: secondo l'amministrazione comunale, il danno cagionato è stato rilevato da una perizia tecnico finanziaria della società Finance Active Italia srl, e si è configurato, tra le altre cose, dall'applicazione di costi impliciti non previamente comunicati all'ente da parte dell'intermediario finanziario.
"Alla luce della giurisprudenza intervenuta l'omessa comunicazione dei suddetti importi, oltre all'assenza di rappresentazioni probabilistiche sull'andamento dei contratti ed alla omessa comunicazione del Mtm alla stipula, configurano rilevanti criticità" aveva sottolineato il Comune.
A sostenere le ragioni del Comune è lo studio legale associato Cedrini & Zamagni di Rimini ed in particolare gli avvocati Giovanni Cedrini, Luca Zamagni e Matteo Acciari.
L'ultimo passaggio in aula risale al 7 agosto, quando si è svolta l'udienza di precisazione delle conclusioni e, dunque, la causa è passata in decisione.
Chiusa l'istruttoria del procedimento si attende la decisione del giudice, che interverrà a meno che non venga trovata in extremis una composizione tra le parti.
Come si ricorderà, l'azione giudiziaria fu avviata dal Comune di Siena nel 2021, per ottenere il reintegro e risarcimento di un presunto danno economico e finanziario subito dall'ente a seguito della stipula di un contratto relativo ad operazioni in derivati.
Una richiesta danni che due anni fa, stando alle stime, si aggirava intorno ai 9 milioni di euro: secondo l'amministrazione comunale, il danno cagionato è stato rilevato da una perizia tecnico finanziaria della società Finance Active Italia srl, e si è configurato, tra le altre cose, dall'applicazione di costi impliciti non previamente comunicati all'ente da parte dell'intermediario finanziario.
"Alla luce della giurisprudenza intervenuta l'omessa comunicazione dei suddetti importi, oltre all'assenza di rappresentazioni probabilistiche sull'andamento dei contratti ed alla omessa comunicazione del Mtm alla stipula, configurano rilevanti criticità" aveva sottolineato il Comune.
A sostenere le ragioni del Comune è lo studio legale associato Cedrini & Zamagni di Rimini ed in particolare gli avvocati Giovanni Cedrini, Luca Zamagni e Matteo Acciari.