Sul tema del pavimento del duomo di Siena e l'idea di renderlo sempre visibile (e non solo in occasione della scopertura) interviene l'ex sindaco Pierluigi Piccini. "Per quanto mi riguarda - dice - non esiste una contrapposizione tra Dio e gli uomini se è vero che siamo fatti tutti a somiglianza di Dio. Perché a me fedele, come sono, dovrebbe essere vietata la possibilità di un percorso di fede, come ad esempio, quello delle scene del sacrificio rappresentate nell'esagono centrale e il fenomeno saturo dell'eucarestia a cui sono collegate? Il mistero dell'essere che si dona, celebrato sull'altare. Quell'essere che per me è l'eucarestia, la totalità, ma per altri potrebbe essere solo la bellezza delle opere dell'uomo, in questo caso rinascimentale fatto a immagine di Dio. Quale contraddizione ci sarebbe? Secondo aspetto, non parlerei di vetro, ma di un'opera di ingegneria molto complessa, da quanto mi risulterebbe unica nel suo genere. Una occasione unica da gestire con molta attenzione. Terza e ultima questione, anche il turista va educato e organizzato dentro percorsi ed orari offrendo servizi adeguati. Percorsi: prima della sciagura dell'incendio, frequentavo regolarmente Notre Dame a Parigi che di turisti ne ha diversi eppure con particolari attenzioni la fase e gli spazi dedicati ai fedeli non erano compromessi dai turisti. Tutto questo per dire che il disvelamento del pavimento del Duomo sarebbe una grande occasione che richiede, come tante altre questioni senesi, volontà ed energie in una città, purtroppo stanca".
