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La polizia ferma un 40enne dopo una truffa da 23.500 euro a due anziani di Siena

polizia stradale

Era andata a segno l'ennesima "truffa dell'incidente" ma stavolta il malvivente di turno non è riuscita a farla franca ed è stato fermato e denunciato poche ore dopo. Un pregiudicato italiano 40enne, ieri l'altro mattina, era inizialmente riuscito a spillare con l'inganno oltre 20mila euro a una coppia di 75enni di Siena, utilizzando lo schema consolidato della tristemente nota e consueta truffa "dell'incidente stradale", che miete vittime su vittime un po' in tutta Italia e anche nel nostro territorio. Il 40enne, dopo aver agganciato telefonicamente i due senesi, spacciandosi per un maresciallo dei varabinieri o un avvocato ? la circostanza è in fase di ricostruzione ? ha informato i due di un presunto incidente stradale nel quale era coinvolto il figlio, ovviamente mai avvenuto. E di come servisse subito una grossa cifra per risolvere la situazione ed evitare l'arresto. I due 75enni, nel panico ? complice anche la tecnica di isolamento per cui contemporaneamente è stata intasata la linea telefonica - hanno abboccato e poco tempo dopo il malvivente è passato all'incasso presentandosi a casa dei coniugi e facendosi consegnare ben 13.500 euro in contanti e gioielli del valore di 10mila euro, per poi dileguarsi.
Quando la coppia ha capito di essere stata gabbata, insieme al figlio ha sporto denuncia ai carabinieri di Siena che hanno fatto scattare le indagini e le ricerche. La fuga col bottino del lestofante si è fermata il giorno stesso intorno alle 16 sull'A1 all'altezza di Arezzo-Battifolle, quando gli agenti della Polizia Stradale lo hanno fermato alla guida di un'auto: i gioielli erano nascosti nelle mutande, mentre i contanti, accuratamente arrotolati, erano occultati nel piantone dello sterzo. Scattata la denuncia per il 40enne, la refurtiva è stata restituita ai legittimi proprietari, ma proseguono le indagini delle forze dell'ordine per stabilire la potenziale complicità di altri truffatori.